Putin è uscito soddisfatto dall’incontro con Angela Merkel, Petro Poroshenko e François Hollande. Sono stati "buoni" per il presidente russo i colloqui a margine del vertice Asem ospitato dalla presidenza di turno italiana dell’Ue a Milano. Il quadrilaterale è durato più di un'ora e mezzo. Al centro dell’incontro la questione ucraina, il tema dell’approvvigionamento energetico, le elezioni e il controllo dei confini.
Il presidente ucraino Poroshenko al termine del vertice con Putin, presenti Merkel e Hollande, ha detto che "sono stati raggiunti tre accordi principali: seguire fermamente il memorandum di Minsk", tenere elezioni nella regione di Donetsk sulla base della legge ucraina ed i parametri principali del contratto sul gas. "Abbiamo fatto alcuni progressi sul tema del gas", ha risposto il presidente ucraino ai cronisti che lo attendevano all’uscita del Westin Palace hotel, al termine dell’incontro con Vladimir Putin, Angela Merkel e François Hollande. Nessuno di questi ultimi ha rilasciato dichiarazioni all’uscita dall’albergo. Putin si è trasferito nella sede della prefettura per un bilaterale con Matteo Renzi. "Abbiamo raggiunto un accordo sui parametri principali del contratto", ha aggiunto. Poroshenko ha poi elencato gli altri risultati ottenuti nel corso dei colloqui. "La prima decisione è che le parti rimangono fermamente impegnate nell’applicazione del memorandum di Minsk e concentrano i loro sforzi su tutti i dodici punti" elencati nel testo, ha spiegato. In secondo luogo, ha proseguito, abbiamo convenuto che le elezioni locali nell’Est dell’Ucraina "dovranno essere basate su una legge che ho firmato ieri". Infine, le elezioni "ci saranno nei territori sui quali insiste il protocollo di Minsk, come chiesto il 19 settembre".
Faccia a faccia tra Putin e Pohoshenko
Nel pomeriggio si è tenuto un faccia a faccia tra il presidente ucraino Petro Poroshenko e il presidente russo Vladimir Putin nell’albergo in centro a Milano dove è alloggiato il leader russo.
Tensioni tra Merkel e Putin
Alcuni partecipanti all’incontro tenuto stamattina a Milano sulla crisi ucraina "hanno mostrato totale mancanza di volontà di comprendere come stanno davvero le cose nel Sud-Est" del Paese ex sovietico in preda alla guerra civile. Lo ha detto Dmitri Peskov, il portavoce di Putin. Le tensioni più forti sono tra Mosca e Berlino. Le "divergenze di opinioni" tra Putin e la Merkel sono "sulle origini del conflitto interno in Ucraina, nonché sulle cause di quello che sta succedendo oggi nel Paese", fa sapere il Cremlino in una nota. "Durante una discussione lunga e approfondita - si legge nel comunicato - Putin e Merkel hanno parlato in dettaglio dell'applicazione degli accordi di Minsk. Si sono concentrati sulla priorità di completare il processo di disimpegno delle parti del conflitto nel sudest dell'Ucraina". I due leader, prosegue il Cremlino, "hanno parlato anche del monitoraggio del cessate il fuoco e hanno accennato al tema delle forniture di gas". Per spiegare alla cancelliera tedesca Angela Merkel i problemi legati alle forniture di gas russo all’ Ucraina, ieri sera, nel bilaterale di Milano,
538em;">Putin ha preso carta e penna, illustrando conti e problemi sul tappeto. "Il presidente ha preso una penna e ha disegnato le cifre su un pezzo di carta, dando le spiegazioni", ha riferito il portavoce del leader russo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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