Morsi condannato all'ergastolo per spionaggio

Morsi condannato all'ergastolo. L’ex presidente egiziano giudicato responsabile di attività di spionaggio a favore del Qatar. In passato per altri reati è stato già condannato all'ergastolo (che in Egitto equivale a una pena di 25 anni) e a svariati anni di carcere

Mohamed Morsi (Wikipedia)
Mohamed Morsi (Wikipedia)

Nuovi guai per l'ex presidente egiziano Mohamed Morsi, eletto nel 2012 sull'onda della rivoluzione araba che spazzò via Mubarak e destituito un anno dopo a seguito di un colpo di Stato militare. Il tribunale del Cairo l'ha condannato all'ergastolo per spionaggio: avrebbe passato segreti militari al Qatar. Nello stesso processo sono state condannate a morte sei persone, tra cui due giornalisti di Al Jazeera. In Egitto la pena dell’ergastolo si sconta con 25 anni di reclusione. A Morsi e ai due reporter di Al Jazeera sono stati inflitti altri 15 anni di carcere perché ritenuti responsabili di aver sottratto documenti legati alla sicurezza di Stato.

Con il capo del suo ufficio, Ahmed Abdel-Ati, Morsi è stato riconosciuto colpevole di aver trasmesso, tra l'altro, informazioni sulle forze armate e sui loro armamenti. I due avrebbero passato i documenti al segretario presidenziale Amin El-Serafy, che a sua volta li avrebbe consegnati a sua figlia Karima, la quale li avrebbe girati ad agenti vicini al Qatar.

Morsi e i Fratelli musulmani

Espressione dei Fratelli musulmani, organizzazione vietata in Egitto, Morsi è stato il primo presidente egiziano eletto democraticamente.

In passato è stato condannato a morte per il suo ruolo nell'evasione di massa dal carcere di Wadi el Natroun, all'ergastolo per aver complottato con un'organizzazione terroristica straniera (il movimento palestinese Hamas) e a 20 anni di carcere per aver ordinato l'uccisione di manifestanti dell'opposizione nell'inverno del 2012.

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