Morte di Castro, il tweet di Donald Trump e il commento di Obama

"Fidel Castro è morto!": il presidente eletto americano Donald Trump ha reagito alla notizia della morte del lider maximo cubano

Morte di Castro, il tweet di Donald Trump e il commento di Obama

"Fidel Castro è morto!": il presidente eletto americano Donald Trump ha reagito alla notizia della morte del lider maximo cubano con un laconico tweet in cui l'unico commento è affidato al punto esclamativo. Trump ha presso atto della morte del leader cubano e ha esclamato in questo modo su Twitter. Il commento del neo eletto presidente americano è arrivato oltre otto ore dopo l’annuncio ufficiale della scomparsa di Fidel, dato dal fratello presidente Raul in un messaggio televisivo.

Il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, ha detto che farà "tutto" per contribuire alla "libertà e alla prosperità" del popolo cibano, dopo la morte di Fidel Castro. Trump in una nota parla di Castro come di "un dittatore brutale, che ha oppresso il suo popolo". Secondo Trump "Cuba resta un paese totalitario. La mia speranza è che la giornata odierna segni un passo in avanti rispetto a orrori durati troppo a lungo e verso un futuro in cui il meraviglioso popolo cubano possa ritrovare quella libertà che così ampiamente merita". Trump parla dell’eredità di Castro fatta di "plotoni d’esecuzione, ruberie, sofferenze inimmaginabili, povertà e negazione dei fondamentali diritti umani. Anche se le tragedie, i morti e il dolore causati da Castro non possono essere cancellati- conclude Trump - la nostra amministrazione farà tutto il possibile affinchè il popolo cubano possa finalmente cominciare il suo viaggio verso prosperità e libertà".

E la morte di Castro è stata commentata anche da Barack Obama: "Sarà la Storia a registrare e giudicare l'enorme impatto di questa singolare figura sulla gente e sul mondo che lo circondava".

Intanto c’è proprio l’incognita Trump sul disgelo tra Usa e Cuba. In campagna elettorale Trump ha detto che le "concessioni" dell’amministrazione Obama possono essere facilmente riviste (molte sono state prese con ordini esecutivi) e che lui le spazzerà via, se non avrà risposte adeguate; risposte alle domande di "libertà religiosa e politica per il popolo cubano e di libertà per i prigionieri politici". Il voto cubano (o almeno una parte significativa di esso) è stato importante per la vittoria di Trump in Florida: secondo un sondaggio New York Times-Siena, a settembre il sostegno per Trump è passato dal 33 al 52 per cento. Il presidente eletto si trova dunque nella posizione di chi deve rispondere alle attese.

Negli ultimi due anni, Usa e Cuba sono stati protagonisti di un disgelo che ha portato alla normalizzazione delle relazioni a lungo congelate dopo la Guerra Fredda: il culmine è stata la visita del presidente Barack Obama a Cuba nel 2015, la prima di un presidente americano nell’isola dopo quella di Calvin Coolidge nel 1928.

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