Mosca, 4 dipendenti dell'aeroporto fermati per la morte dell'ad di Total

Le autorità russe hanno fermato quattro persone nell'ambito dell'indagine sul disastro aereo in cui è morto Cristophe de Margerie, il ceo della società petrolifera Total.

Il manager e tre cittadini francesi, equipaggio del Falcon 50 su cui viaggiava sono rimasti uccisi quando l'aereo, che durante il decollo si era scontrato con un mezzo per la rimozione della neve, riportando danni al carrello, aveva tentato un atterraggio di emergenza dopo aver preso quota.

De Margerie aveva partecipato il giorno prima a un incontro con il governo di Mosca, per discutere di investimenti stranieri nel Paese. Il presidente Vladimir Putin ha scritto del ceo, che si opponeva fermamente alle sanzioni contro la Russia, che ha posto le basi "per una cooperazione a lungo termine fruttuosa tra Francia e Russia".

Le quattro persone fermate sarebbero l'ingegnere capo dello scalo di Vnukovo, Vladimir Lednev, il responsabile dei voli Roma Dunaev, il controllore di volo Alexander Kruglov e la controllore tirocinante Svetlana Krivsun. Quando l'incidente è avvenuto Lednev, Kruglov e Krivsun erano in servizio, il primo controllava i lavori di rimozione della nave, mentre gli altri due il traffico aereo.

Nei giorni scorsi era stato fermato anche il 60enne Vladimir Martynenko, che il giorno dell'incidente era alla guida dello spazzaneve contro cui il Falcon è andato a sbattere. In un primo momento sembrava che l'uomo potesse essere ubriaco, ma un video registrato dopo lo schianto farebbe supporre diversamente e su questo si basa la tesi della difesa.

In seguito alla morte delle quattro persone che si

trovavano a bordo del Falcon, si sono dimessi l'amministratore delegato Andrei Dyakov e il vice-direttore Sergey Solnzev, mentre il responsabile del funzionamento dell'aeroporto e l'ingegnere capo sono stati sospesi dal servizio.