Concluso l'atteso vertice di Madrid, l'Alleanza Atlantica adesso sta valutando la possibilità di inviare sempre più armi pesanti all'Ucraina. Lo ha detto a chiare lettere il segretario della Nato, il norvegese Jens Stoltenberg. "L'Ucraina deve ottenere più armi pesanti, equipaggiamento più moderno, che devono essere consegnati più velocemente - ha dichiarato in un'intervista alla Zdf il numero uno dell'Alleanza - L'obiettivo principale degli aiuti militari è quello di rafforzare la posizione dell'Ucraina in vista dei futuri negoziati di pace con la Russia". Ieri da Parigi è arrivata la conferma del prossimo invio di nuove armi con destinazione Kiev. "La Francia consegnerà altri 6 obici Caesar e un numero significativo di veicoli blindati all'Ucraina", ha fatto sapere il presidente francese Emmanuel Macron. Una dichiarazione che fa il pari con altre dello stesso tenore pronunciate nei giorni scorsi da Berlino e da Amsterdam, dove i capi di governo di Germania e Paesi Bassi hanno annunciato l'invio di nuove armi.
Kiev chiede di essere equipaggiata soprattutto per la situazione molto delicata nel Donbass. Qui i russi, dopo aver conquistato Severodonetsk, stanno avanzando su altri fronti. A partire da quello di Lysychansk, dove la situazione è stata descritta come "difficile e drammatica" dal governatore della regione di Lugansk, così come da quello di Slovjansk. Quest'ultima è un'altra città importante per il Cremlino. In caso di conquista, le truppe di Mosca potrebbero infatti dirigersi verso Kramatorsk, "capoluogo" provvisorio di Donetsk dal 2014. L'obiettivo di prendere l'intero Donbass quindi potrebbe materializzarsi.
La diretta:
Ore 22:46 | Stato Maggiore Kiev: due portaerei russe nel Mar nero pronte a bombardare
La Russia "tiene pronte" due portaerei ad alta precisione nelle acque del Mar Nero, pronte a bombardare il territorio ucraino. E' quanto riferisce lo Stato maggiore di Kiev secondo l'agenzia "Ukrinform". La presenza delle due portaerei sarebbe confermata nel rapporto emesso dalle autorità militari nella giornata di oggi. "In attesa di compiere attacchi missilistici su obiettivi nel territorio dell'Ucraina, gli invasori stanno detenendo due portaerei di armi a guida di precisione nel Mar Nero", afferma il rapporto.
Ore 22:30 | Pentagono, a Kiev altri 820 mln dollari in armi e munizioni
Il Pentagono ha annunciato nuovi fondi per l'Ucraina del valore di 820 milioni di dollari in armi e munizioni. Si tratta del 14esimo pacchetto di aiuti e comprende tra l'altro due sistemi di difesa aerea, nuove munizioni per i lanciarazzi di precisione Himars inviati il mese scorso, fino a 150 mila colpi di artiglieria da 155mm e quattro radar. "Gli Usa continuano a lavorare con gli alleati e partner per fornire all'Ucraina le capacità per affrontare i suoi requisiti in evoluzione sul campo di battaglia", ha sottolineato il portavoce della Difesa, Todd Breasseale.
Ore 21:32 | A Donestk via a rilascio dei passaporti russi
A Donetsk sono stati aperti i primi uffici che rilasceranno i passaporti della Federazione Russa: lo ha annunciato il ministero dell'Interno dell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk (DPR). Lo riferisce Interfax. "Dal primo luglio, il servizio di immigrazione di Donetsk ha aperto i primi uffici di emissione di passaporti russi in Zaitsev Street e anche nel distretto di Budyonnovsky", si legge in una nota. I passaporti vengono già rilasciati a coloro che in precedenza avevano richiesto la cittadinanza russa nell'ambito di un programma speciale, ha affermato il ministero.
Ore 20:43 | Kiev: "Bombe al fosforo russe sull'Isola dei Serpenti"
Caccia da combattimento russi Su-30 hanno lanciato questo pomeriggio bombe al fosforo proibite sull'Isola dei Serpenti, da cui le forze di Mosca si erano ritirate nelle scorse ore. Lo ha denunciato il comandante delle forze armate ucraine Valery Zaluzhny, citato da Unian. "La dirigenza delle forze armate della Federazione Russa non rispetta nemmeno le proprie dichiarazioni", dopo aver affermato che avevano lasciato l'isola come "gesto di buona volontà. Oggi, intorno alle 18 (le 17 in Italia, ndr), una coppia di velivoli Su-30 delle forze armate russe russe hanno effettuato due volte un attacco aereo con bombe al fosforo sull'isola di Zmiiny", ha dichiarato Zaluzhny.
Ore 19:30 | Kiev chiede ad Ankara sequestro nave russa carica di grano
L'Ucraina ha chiesto il sequestro di una nave mercantile carica di grano trasportato da un'area del Paese occupata dalle forze russe. Lo riporta la Bbc secondo cui la nave è attualmente al largo delle coste turche. La Bbc precisa di aver monitorato la rotta della nave battente bandiera russa, la Zhibek Zholy, dal porto ucraino di Berdyansk, nella regione di Zaporizhzhia, verso quello turco di Karasu e puntualizza che è stato per primo Yevhen Balytskyi, nominato di recente dalla Russia come governatore delle aree occupate a Zaporizhzhia, a comunicare via Telegram che la nave era salpata da Berdyansk.
Ore 18:38 | Missili su regione Odessa: bilancio vittime sale a 21
E' salito a 21 morti il bilancio delle vittime provocate dai missili sparati dai russi contro Sergiyvka, nella regione di Odessa e che hanno colpito un edificio residenziale e un centro ricreativo. Tra le vittime, almeno un bambino di 12 anni, ha fatto sapere Sergiy Bratchuk, vice responsabile del distretto.
Ore 17:46 | Von der Leyen: "Un miliardo a Kiev come aiuti finanziari"
"Proponiamo" "di dare 1 miliardo di euro per l'Ucraina. La prima parte del pacchetto di assistenza macrofinanziaria annunciato a maggio. Contribuirà a soddisfare le esigenze urgenti del Paese. L'Ue continuerà a fornire aiuti all'Ucraina e a sostenere la sua ricostruzione a lungo termine". Lo ha annunciato la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen.
Ore 17:15 | Filorussi Donetsk: incriminati altri 2 mercenari britannici
Le autorità filorusse dell'autoproclamata Repubblica separatista di Donetsk hanno incriminato altri due "mercenari" britannici con le stesse accuse contestate ai tre combattenti volontari stranieri pro-Ucraina - due britannici e un marocchino - che sono già stati condannati a morte. Lo riferisce la Tass.
Ore 16:46 | Gazprom: nel 2022 export gas ridotto del 31%
Il colosso russo Gazprom ha ridotto dell'8,6% la produzione di gas nei primi sei mesi del 2022 e del 31% l'esportazione verso i Paesi non aderenti alla Comunità degli Stati indipendenti (Csi, ex repubbliche sovietiche). Lo rende noto la stessa Gazprom, secondo la Tass. La media giornaliera di esportazioni a giugno è crollata di un quarto rispetto allo scorso maggio.
Ore 16:30 | Russia: Baltico trasformato in arena rivalità militare
Con l'adesione di Finlandia e Svezia alla Nato, la regione del Mar Baltico rischia di trasformarsi in un'arena di rivalità militare, ha ammonito il viceministro degli Esteri russo Aleksandr Grushko. "Se seguiamo la logica delle decisioni della Nato, dopo che l'adesione sarà finalizzata, l'Alleanza inizierà a dire che la più grande vulnerabilità è il confine russo-finlandese, che deve essere protetto per 1.300 chilometri, quindi devono essere dispiegata truppe lì", ha detto Grushko, intervenendo a una tavola rotonda del think tank Club Valdai. Secondo il viceministro di Mosca, tali azioni della Nato porteranno inevitabilmente al deterioramento della sicurezza regionale, che "complica notevolmente la situazione nel Nord Europa".
Ore 16:10 | Media Usa: Ue studia la messa al bando dell'oro russo
L'Unione Europea sta lavorando a nuove sanzioni per prendere di mira l'oro russo. Lo scrive l'agenzia Bloomberg citando alcune fonti secondo cui alcune nazioni spingeranno per includere nel nuovo pacchetto ulteriori misure prima che vengano presentate agli Stati membri per l'approvazione. Inoltre il nuovo pacchetto dovrebbe riguardare anche correzioni alle precedenti misure approvate, che potrebbero includere adeguamenti delle regole sul transito di merci sanzionate nell'enclave russa di Kaliningrad.
Ore 15:43 | Mosca: "La Nato è tornata a schemi da Guerra Fredda"
La Nato è tornata agli schemi di sicurezza militare dell'era della Guerra Fredda, ha denunciato il viceministro degli Esteri russo, Aleksandr Grushko, intervenendo a una discussione del think tank Club Valdai. "La conclusione principale che possiamo trarre è che a Madrid, la Nato ha completato una capriola evolutiva ed è tornata alle origini, agli schemi di sicurezza militare della Guerra Fredda", ha detto Grushko.
Ore 15:01 | Mosca: "Noi non colpiamo obiettivi civili"
"Le forze armate russe non attaccano obiettivi e infrastrutture civili durante le operazioni militari speciali". Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, durante l'ultima conferenza stampa in cui ha commentato, tra le altre cose, il raid di questa mattina su Odessa. "Ancora una volta, vorrei ricordarvi le parole del presidente, comandante supremo in capo - ha aggiunto - secondo cui le forze armate russe non attaccano obiettivi civili e infrastrutture civili durante le operazioni militari speciali".
Ore 14:48 | Un sondaggio rivela come l'89% degli ucraini non vuole rinunciare ai territori occupati
L'89% degli ucraini sostiene la necessità per Kiev di non rinunciare ai territori occupati dai russi, sia nella guerra iniziata il 24 febbraio che in quella del 2014. Dunque, per gli ucraini occorrerebbe inglobare nel Paese sempre anche Crimea e Donbass. Lo ha rivelato un sondaggio effettuato dall'istituto nazionale ucraino e riportato da Ukrainska Pravda.
Ore 14:25 | Raid russo su Bakhmut
Alcuni edifici residenziali sarebbero stati colpiti nella cittadina di Bakhmut, nel Donbass. A riportarlo sono alcuni media locali, secondo cui diversi missili sono stati lanciati contro il centro abitato. Non si sa al momento se ci sono civili coinvolti. Bakhmut è una città strategica in quanto situata lungo il quadrante che va da Popasna a Lysychansk.
Ore 13:14 | Nuovo bombardamento nella regione attorno Kryvyi Rih
Sono stati segnalati nuovi raid nell'area attorno Kryvyi Rih, la città meridionale dell'Ucraina importante anche per aver dato i natali al presidente Volodymyr Zelensky. Media locali hanno riportato il bombardamento sulla località di Nikopol.
Ore 12:32 | Putin: "Le sanzioni stanno accelerando il proccesso di integrazione tra Russia e Bielorussia"
"La pressione politica e sanzionatoria senza precedenti da parte dell'Occidente ha spinto Mosca e Minsk ad accelerare il processo di integrazione fra i due Paesi confinanti". Lo si legge nelle ultime dichiarazioni rese dal presidente russo Vladimir Putin. Il riferimento del capo del Cremlino è in particolare alla futurancooperazione nelle forniture di cibo e fertilizzanti sui mercati mondiali.
Ore 11:57 | Cremlino: "Il messaggio di Zelensky recapitato da Widodo a Putin? C'era, ma non era scritto"
"Non era scritto il messaggio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky per il presidente russo Vladimir Putin consegnato da parte del presidente indonesiano Joko Widodo nell'incontro di ieri al Cremlino". Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, durante l'incontro con la stampa.
Ore 11:47 | Orban: "Non servono nuove sanzioni, ma solo cessate il fuoco e negoziati di pace"
"Non siamo disponibili a negoziare un eventuale embargo dell'Ue o limitazioni alle importazioni del gas russo perché metterebbero a rischio l'economia ungherese". Lo ha detto su Radio Kossut il premier ungherese Viktor Orban. "Non sono necessarie ulteriori sanzioni - ha aggiunto - ma un immediato cessate il fuoco e negoziati di pace".
Ore 11:10 | Esplosioni udite vicino il porto di Berdyansk
Alcune esplosioni sono state riportate sui social, così come ripreso dai media ucraini, dai cittadini del villaggio di Staropetrivka. Si tratta di una località non lontana dal porto di Berdyansk. Possibile l'utilizzo di munizioni nel porto in mano ai russi dal mese di marzo.
Ore 10:34 | Kiev: "Risponderemo presto agli attacchi su Odessa"
"Tre X-22 hanno colpito edifici residenziali e centri ricreativi nel distretto di Bilhorod-Dnistrovskyi nella regione di Odesa. Con che razza di bastardi dobbiamo combattere. Bene, aspettatevi una risposta, maledizione. E non dovrete aspettare a lungo". Lo ha dichiarato ai media ucraini Oleksiy Arestovich, consigliere del presidente ucraino.
Ore 9:52 | Londra: "Continua la battaglia per Lysychansk"
"Continua la battaglia per la conquista di Lysychansk, la città gemella di Severodonetsk nell'oblast di Lugansk". Lo si legge nel report dell'intelligence britannica pubblicato nelle scorse ore. "Le forze di terra russe affermano di aver catturato il villaggio di Pryvilla, a nord-ovest di Lysychansk - si legge - proseguono gli intensi combattimenti per la conquista dell'altura intorno alla raffineria di petrolio della città".
Ore 9:24 | Posizionata la bandiera Ue nel parlamento ucraino
La bandiera dell'Unione Europea è stata posizionata all'interno dell'aula della Rada, il Parlamento ucraino. Lo si legge sui media locali, i quali motivano la decisione presa dai deputati ucraini come prova della volontà di Kiev di accelerare sempre di più verso le proprie ambizioni europee.
Ore 8:33 | Nuovo raid su Mykolaiv
Almeno due missili sono stati lanciati su Mykolaiv, città meridionale dell'Ucraina situata tra Kherson e Odessa. Uno degli ordigni, come sottolineato dal comando sud dell'esercito di Kiev sui media locali, è stato intercettato. Un altro invece ha colpito la zona industriale. Al momento sono ignote le conseguenze del raid sulle infrastrutture e sui civili. Sempre in mattinata invece, un altro bombardamento ha interessato alcune zone limitrofe e ci sarebbero in questo caso delle vittime tra i civili. Il governatore della regione di Mykolaiv, Vitaliy Kim, ha denunciato il possibile uso di bombe a grappolo.
Ore 7:56 | Stoltenberg: "Più armi pesanti alla Nato"
"L'Ucraina deve ottenere più armi pesanti, equipaggiamento più moderno, che devono essere consegnati più velocemente". Lo ha dichiarato alla Zdf il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. "L'obiettivo principale degli aiuti militari - ha proseguito Stoltenberg - è quello di "rafforzare la posizione dell'Ucraina in vista dei futuri negoziati di pace con la Russia".
Ore 7:00 | Si aggrava bilancio raid su Odessa: 17 le vittime
A Bilhorod-Dnistrovsky, cittadina a ovest di Odessa, un raid ha colpito un
edificio residenziale di 9 piani. Inizialmente si è parlato di 10 vittime, ma si è continuato a scavare fino alle prime ore della mattinata. Le autorità locali hanno aggiornato il bilancio: adesso i morti sarebbero almeno 17.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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