Un'isola nel sud della Siberia, che riemerge solo per mostrare i suoi tesori, risalenti all'Età del Bronzo. Poi, le acque la sommergono nuovamente. Lì era stata costruita una necropoli. Ma l'isola di Ala-Tey riemerge per troppo poco tempo, perché gli archeologi riescano ad analizzare tutti suoi tesori, prima che ritorni a inabissarsi.
Ala-Tey venne scoperta nel 2014 ed è stata subito ribattezzata l'Atlantide della Siberia, dato che è visibile solamente per 3 o 4 settimane all'anno, quando le acque del bacino idrico artificiale si ritirano. E ogni volta che la necropoli riemerge, gli archelogi portano alla luce nuovi oggetti storici. L'ultimo, un "Iphone" dell'antichità, ritrovato affianco allo scheletro di una donna.
I sigilli delle tombe sono così forti da averne preservato il contenuto e hanno permesso la naturale mummificazione dei corpi. Gli scheletri sepolti appartengono in maggioranza a donne e nelle tombe sono stati posti spesso ornamenti e oggetti di vario tipo. Questo, secondo gli archeologi, potrebbe significare che la donna avesse un ruolo importante in quella società e che fosse tenuta in grande considerazione. Oltre all'Iphone, che si è scoperto essere la fibia di una cintura, nelle tombe sono stati ritrovati specchi, abiti di seta, monete, bronzo, vasi e ciotole cinesi.
Ogni fine
giungno, quando la neve si scioglie, Ala-Tey scompare sott'acqua, per ricomparire solo a fine maggio. Ma ora, a causa dei cambiamenti climatici, le acaque stanno aumentando e l'isola potrebbe sparire per sempre.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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