L’innovazione è stata la vera regola del gioco nelle Olimpiadi invernali di Beijing. Ogni aspetto delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi ne è stato permeato: dalla costruzione al funzionamento delle sedi e delle infrastrutture, all’organizzazione, ai servizi, alle gare e al coinvolgimento del pubblico, fino alla prevenzione e al controllo dell’epidemia. Ogni evento - realizzato grazie all’uso del 5G, del cloud computing, dei big data, della navigazione satellitare, dell’intelligenza artificiale – ha contribuito al futuristico fascino delle Olimpiadi invernali di Beijing.
Visione pluridimensionale e trasmissione in diretta VR
Sulla pista del Wukesong Sports Centre, sotto allo schermo circolare sospeso, erano state installate ben 60 telecamere 5G+8K per consentire la ripresa completa delle gare. Per poterle seguire è bastato semplicemente scaricare l’app corrispondente scansionando il codice QR per godersi in diretta, istante per istante, una fantastica visione delle competizioni a 360 gradi.
Un “Cristallo di ghiaccio” a bassissimo consumo energetico
Il Wukesong Sports Centre, ovvero il “Cristallo di ghiaccio”, ha ospitato gli eventi di hockey su ghiaccio ed in tutte le fasi, dal design alla ristrutturazione, è stato rispettato l’obiettivo dello
sviluppo sostenibile. All’interno della struttura ci sono due piste di ghiaccio intercambiabili da 60×30m e 60×26m, funzionanti grazie alla tecnologia di refrigerazione transcritica ad anidride carbonica a risparmio energetico, rispettosa dell’ambiente. Il “Cristallo di ghiaccio” coniuga l’accattivante aspetto esteriore con la tecnologia e il design del progetto di ristrutturazione, il super risparmio energetico qui è realizzato anche grazie al riassorbimento e riciclo dei residui di energia calda e fredda emessi dal sistema di produzione del ghiaccio.
La nuova tecnologia garantisce basse emissioni di carbonio
Il National Speed Skating Oval, ovvero il “Nastro di ghiaccio”, ospita una pista ghiacciata di 12.000 metri quadrati, cioè la più grande pista multifunzionale del mondo che, utilizzando la tecnologia di refrigerazione transcritica ad anidride carbonica, produce emissioni di carbonio vicine allo zero. L’intera superficie ghiacciata permette un risparmio annuale per la produzione di ghiaccio di oltre 2 milioni di scatti di elettricità. Anche altre tre strutture, oltre al “Nastro di ghiaccio”, utilizzano questa nuova tecnologia e insieme hanno permesso alle Olimpiadi invernali di Beijing di realizzare la neutralità carbonica.
Il passaggio fulmineo da acqua a ghiaccio
Il National Aquatics Center, il famoso “Water Cube”, ha effettuato il passaggio da acqua a ghiaccio in soli 20 giorni, grazie alla tecnica di smontaggio veloce degli impianti e di monitoraggio dinamico di livello. Per poter creare il ghiaccio il più velocemente possibile, la Cina ha selezionato il tecnico del ghiaccio canadese Mark Messer, 60 anni, con all’attivo ben 40 anni di esperienza nel campo. Nella sua squadra anche numerosi esperti cinesi. Il tecnico del ghiaccio He Xiaolong - che ha collaborato con Messer nella fase di dispersione dell’acqua sulla superficie ghiacciata – ha spiegato come Messer abbia voluto il completamento in 45 minuti della pista circolare per assicurare l’uniformità
della superficie ghiacciata. Il termometro digitale portatile assicura la sicurezza delle gare Il lavoro di prevenzione e controllo dell’epidemia nelle sedi delle gare è stato di fondamentale importanza. Il termometro portatile - basato sull’Intelligenza Artificiale - più piccolo e più preciso del mondo, ha la forma di un “cerotto ascellare”, con un chip grande come un chicco di riso ma con un grado di precisione di 0,05 gradi centigradi. Una volta ricaricato, può essere utilizzato per 10 giorni consecutivi, consentendo così una prevenzione e un controllo costanti dell’epidemia nel corso dei vari eventi delle Olimpiadi invernali.
Le caratteristiche dell’abbigliamento olimpico
Le speciali condizioni climatiche degli sport invernali richiedono un abbigliamento leggero, antivento, traspirante e altamente termico. Il team di R&D incaricato di ricerca, sviluppo e design dell’abbigliamento per le Olimpiadi invernali, ha abbinato materiali tecnici selezionati ottenendo un equilibrio termico scientificamente provato. Il materiale delle imbottiture interne, ad esempio, è un nuovo tipo di fibre con struttura a più livelli, di brevetto cinese, in grado di fronteggiare le esigenze di qualsiasi situazione climatica, anche le più estreme. Gli stivali termici dispongono di una membrana al 100% impermeabile all’acqua, e che protegge dal vento e dalla neve, permette la traspirazione ed è riciclabile. Le suole sono antiscivolo con un’ottima presa sul terreno.
I servizi sanitari
Il progetto “Tecnologia per una medicina intelligente nelle Olimpiadi invernali”, guidato dal Beijing Tiantan Hospital, si è preso cura sia degli abitanti della capitale che di quelli dell’area di Zhangjiakou. Grazie all’applicazione di telemedicina “5G+robot chirurgo”, è stata possibile la condivisione delle risorse sanitarie e la somministrazione di cure mediche. La tecnologia ha fornito un sostegno chiave e di garanzia al meccanismo sanitario delle Olimpiadi invernali.
Automezzi a idrogeno a basse emissioni di carbonio
L’ idrogeno è un tipo di energia pulita a basse emissioni di carbonio ricavabile da più fonti. Gli autobus a batteria a idrogeno, grazie ad una particolare tecnologia cinese, sono in grado di partire in condizioni estreme, a motore freddo, anche a 30 gradi sotto zero. Un autobus a idrogeno permette una riduzione pari a 11,8 tonnellate di emissioni di anidride carbonica
su un percorso di 10.000 km. Nella zona delle gare di Zhangjiakou, durante le Olimpiadi invernali di Beijing, hanno operato ben 655 automezzi a idrogeno per il trasporto degli atleti e dei servizi di logistica.
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