Da giorni sulla graticola con l'accusa di aver molestato diverse donne, il governatore dello stato di New York Andrew Cuomo ha deciso di fare un passo di lato, rassegnando le proprie dimissioni. Parlando ai newyorchesi in un discorso trasmesso in diretta ha rigettato le accuse affermando che il rapporto della procuratrice generale Letitia James che lo accusa di aver molestato 11 donne è falso. Poi ha chiesto scusa alle donne "offese" e ha detto che si assume la responsabilità delle proprie azioni: "Ho agito totalmente senza pensare, ho agito in modo irrispettoso e insensibile verso alcune persone e io mi scuso". Cuomo è oggetto di una procedura di impeachment da parte dell'assemblea statale, che eviterà grazie alle dimissioni.
Pur uscendo di scena, con le dimissioni, Cuomo si è difeso strenuamente: "Un'inchiesta basata su fatti non veri - ha detto il governatore -. Ho chiamato le persone tesoro, ho dato loro baci e abbracci, ma stavo scherzando. Ho preso piena responsabilità per il mio comportamento, il mio senso dell'humor può essere apparso insensibile a uomini e donne, ma io non ho mai fatto nella mia vita... non ho mai superato il confine con nessuno. Ci sono stati cambiamenti generazionali che io non ho considerato".
L'avvocato Rita Glavin, che difende Cuomo, ha attaccato Jon Kim, uno degli investigatori dello staff della procura federale, sottolineando che "ha cercato per anni prove contro il governatore". Sotto accusa anche la stessa procuratrice generale. "L'obiettivo dell'inchiesta del suo ufficio - ha spiegato Glavin - era costruire un caso contro il governatore, non un'analisi onesta e indipendente delle accuse". Nel rapporto di 165 pagine presentato la scorsa settimana, sottolinea l'avvocato Glavin, dalla procuratrice generale ci sarebbero "pregiudizi" e non prove contro Cuomo.
Glavin prosegue affermando che Cuomo era "totalmente lontano" dall'aver cercato una relazione con una delle sue accusatrici, Charlotte Bennett, a cui si era rivolto per un altro motivo: come persona che aveva subito un'aggressione sessuale, la sua esperienza poteva essere utile al governatore, per gestire un caso di violenza che aveva coinvolto un suo stretto familiare.
Sessantaquattro anni a dicembre, figlio dell'ex governatore italoamericano Mario Cuomo, Andrew aveva seguito le orme del padre, divenendo un esponente di spicco del Partito democratico ed entrando nei "giri che contano" dopo aver sposato una delle figlie di Bob Kennedy: da ministro alla Casa e allo sviluppo urbano con Clinton alla Casa Bianca, a procuratore generale di New York, e infine governatore, entrato in carica il 1° gennaio 2011. Nell'ultimo periodo della presidenza Trump aveva duramente polemizzato con la Casa Bianca, specie nella gestione del coronavirus. Polemiche durissime, vere e proprie sfide personali, che per un certo periodo avevano posto Cuomo come l'alternativa (o il maggior oppositore) di Trump. Poi però la sua leadership si era sgonfiata, a causa di uno scandalo legato ai numeri taroccati sui morti per coronavirus nelle case di riposo per anziani. Un'altra brutta pagina che ha macchiato l'esperienza politica del governatore democratico, prima dello scandalo sessuale.
La reazione della Casa Bianca
"Questa è una vicenda di donne coraggiose che hanno raccontato la loro storia", afferma Jen Psaki, portavoce della Casa Bianca.
La Psaki ha precisato che Joe Biden - che la scorsa settimana aveva detto che Cuomo avrebbe dovuto dimettersi - da allora non ha parlato con il governatore democratico e che la Casa Bianca non era stata avvisata in anticipo della sua decisione di dimettersi.
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