La clamorosa sconfitta in Virginia dei democratici fa scattare l'allarme per le elezioni midterm dell'anno prossimo. Secondo molti osservatori, fra cui il New York Times, il Partito democratico si è schiacciato troppo sulle posizioni della sinistra del partito, spaventando gli elettori moderati. È accaduto proprio in Virginia, dove il repubblicano Glenn Youngkin ha vinto anche grazie alla sua battaglia culturale contro l'insegnamento della Teoria critica della razza nelle scuole. Come abbiamo già analizzato su InsideOver, la strategia dell’ex governatore McAuliffe è stata controproducente: anziché affrontare il problema, ha scelto di prendere in giro i genitori preoccupati dalla deriva ultra-progressista della sinistra dem, che vede gli Stati Uniti e le scuole morse nell’incubo della supremazia bianca, dimenticando le vere priorità degli americani.
Il New York Times contro i dem
E dopo la notte da incubo dei dem, a dare la sveglia a Joe Biden e al Partito democratico ci pensa proprio che il New York Times in un editorial board: come scrive il quotidiano, i democratici, "guardando a sinistra su tante priorità e tanti messaggi, hanno perso di vista ciò che può unire il maggior numero di americani. Un Partito Democratico nazionale che parli di politiche progressiste a scapito delle idee bipartisan, e che si sofferma su Donald Trump a spese delle idee lungimiranti, rischia di diventare un Partito democratico marginale che fa appello solo alla sinistra". Come nota il Nyt, infatti, la Virginia è uno spaccato di periferie, livelli di istruzione e diversità razziale che è uno specchio di ciò che dovrebbe essere un Partito Democratico vincente. I democratici hanno perso lì - anche con un moderato di lunga data come candidato, peraltro governatore uscente - perché il partito ha dimenticato questioni cruciali come l'economia, l'inflazione, la fine della pandemia da coronavirus e il ripristino della normalità nelle scuole e non offre loro soluzioni moderate e unificanti. Anzi: è un partito che si è intestato una "guerra culturale" contro la "supremazia bianca" e altre questioni inerenti le minoranze che alla maggioranza degli americani interessano in maniera marginale.
La disfatta dei socialisti dem
I risultati di martedì, sottolinea il New York Times, sono un segno che parti significative dell'elettorato "si sentono diffidenti nei confronti di una forte spinta a sinistra nel partito": non a caso i "socialisti" dem hanno perso quasi ovunque, tranne che a Boston, Cleveland e Pittsburgh. Ma queste vittorie non sono sufficienti per ridimensionare la loro disfatta complessiva. La linea della deputata Ocasio-Cortez è risultata essere perdente da Buffalo fino a Minneapolis, dove gli elettori hanno bocciato con un’ampia maggioranza l’emendamento allo statuto della città che avrebbe notevolmente limitato le dimensioni, la portata e l’influenza del suo dipartimento di polizia. Perché la sicurezza, con l'aumento della criminalitò diffusa in tutto il Paese, è al contrario una delle maggiori preoccupazioni degli americani.
E se i dem non vogliono perdere anche le elezioni di midterm, consengando il Congresso ai repubblicani, devono assolutamente cambiare rotta e cestinare le posizioni più ideologiche e di sinistra e tornare a guardare al centro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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