"Non toccate nemmeno le superfici". L'incubo al tavolo dei negoziati

Il ministro degli Esteri ucraino Dmitry Kuleba ha suggerito ai membri della delegazione di Kiev impegnata nei negoziati con la controparte russa a Istanbul di prendere importanti accorgimenti

"Non toccate nemmeno le superfici". L'incubo al tavolo dei negoziati

Evitare di toccare qualunque superficie e non mangiare né bere assieme agli interlocutori. Sono questi i chiari suggerimenti che il preoccupato ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha dato ai membri della delegazione ucraina impegnata nei negoziati con la controparte russa a Istanbul.

L'allarme di Kuleba

"Consiglio a chiunque si trovi a negoziare con la Federazione russa di non mangiare o bere e preferibilmente evitare di toccare qualunque superficie", ha affermato Kuleba secondo quanto riportato dall'emittente britannica Sky News.

All'indomani della notizia del presunto avvelenamento di Roman Abramovich e di due negoziatori ucraini, l'allerta è dunque salita alle stelle. Non sappiamo se l'indiscrezione relativa all'oligarca russo, impegnato in prima persona nei negoziati, sia un tentativo di depistaggio o meno. Ma tanto è bastato a far scattare importanti accorgimenti da parte di Kiev. Il rischio, infatti, è che qualcuno possa tentare di depistare i fondamentali negoziati in programma a Istanbul avvelenando uno dei soggetti presenti al tavolo delle trattative.

Il presunto avvelenamento di Abramovich

Il presunto avvelenamento di Abramovich ricostruito dal Giornale ha fatto il giro del mondo. I servizi di intelligence degli Stati Uniti non credono tuttavia che l'oligarca e i negoziatori di pace ucraini possano essere stati vittime di un avvelenamento. I sintomi da loro accusati dopo i colloqui suggerirebbero piuttosto non meglio precisati fattori "ambientali".

Tutti i membri del gruppo negoziale dell'Ucraina sono regolarmente al lavoro: nel settore dell'informazione stanno apparendo in questo momento molte speculazioni e varie teorie del complotto. È questo, in sostanza, il cuore delle affermazioni rilasciate dal consigliere del capo dell'ufficio presidenziale ucraino e membro della delegazione di Kiev per i negoziati con la Russia, Mikhaylo Podolyak.

L'oligarca presente a Istanbul

A proposito di Abramovich, anche l'ex presidente del Chelsea è presente ai colloqui allestito in Turchia nel Palazzo Dolmabache di Istanbul. Una foto pubblicata dall'agenzia Ria Novosti mostra Abramovich parlare con il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan. Nelle immagini trasmesse dai media turchi, invece, si può notare il magnate non seduto al tavolo principale delle delegazioni russa e ucraina, ma di lato, accanto a Ibrahim Kalin, un portavoce del presidente Erdogan.

Kalin, tra l'altro, avrebbe aiutato a coordinare gli incontri tra l'oligarca russo e un membro della delegazione ucraina in un hotel di Istanbul. E proprio la presenza di Abramovich, ha ipotizzato la Bbc, suggerisce che l'oligarca sarebbe ancora coinvolto a qualche livello nei tentativi di mediazione.

Prima dell'inizio dei colloqui, Erdogan si è rivolto ai negoziatori con un breve discorso, dicendo che sia il presidente ucraino Zelensky sia il presidente russo Putin sono "amici preziosi", e che progressi nei negoziati aprirebbero la strada all'incontro tra i leader che la Turchia potrebbe ospitare in futuro.

Il leader turco ha anche detto che una "pace giusta" non avrà un perdente e che la continuazione del conflitto non giova a nessuno. In ogni caso, la paura per possibili tentativi di avvelenamento o depistaggi – veri o presunti che siano – rimane tanto lampante quanto evidente.

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