"Una nuova base militare in Europa". La mossa della Nato contro Putin

Gli Stati Uniti hanno intenzione di "aggiornare" la presenza in Europa. Per questo si parla della possibile apertura di una nuova base militare permanente in Europa orientale

"Una nuova base militare in Europa". La mossa della Nato contro Putin

Una nuova base militare permanente in Europa orientale per contenere la minaccia russa. È questa l'ultima ipotesi al vaglio dell'amministrazione americana che potrebbe prendere la decisione definitiva in occasione del prossimo vertice Nato, in programma a giugno in quel di Madrid.

Una nuova base in Europa

Niente è stato ancora stabilito. Anche se, in seguito all'operazione militare di Mosca in Ucraina, va detto che la presenza del contingente statunitense in Europa è arrivata a sfondare il muro dei 100mila uomini. Ebbene, quello stesso contingente potrebbe molto presto poter contare su un nuovo appoggio militare. La conferma, secondo quanto riportato da Repubblica, sarebbe arrivata da fonti autorevoli coinvolte nella pianificazione strategica occidentale.

In ogni caso ci sono almeno due nodi da sciogliere. Il primo riguarda ovviamente la base militare: costruirla o affidarsi alle strutture europee già esistenti? La questione sarà discussa in maniera approfondita per poter scegliere al meglio. Pare, comunque, che l'amministrazione americana abbia intenzione di rafforzare la propria presenza sul suolo europeo.

Arriviamo così al secondo nodo, relativo alla "temporalità" dell'ipotetico nuovo contingente in Europa. Nel caso in cui Washington optasse per una nuova base militare in Europa orientale, questa dovrà essere temporanea oppure permanente? In altre parole, resterà in essere fino a quando il pericolo russo non sarà rientrato o continuerà ad operare anche in un secondo momento? Anche qui, ci sono importanti discussioni in corso.

Rinforzare l'Europa orientale

Una cosa è certa: gli Stati Uniti hanno intenzione di rafforzare, o quanto meno di aggiornare, la loro presenza in Europa. E questo indipendentemente dall'esito del conflitto ucraino. Da qui l'idea di creare una base nella regione europea più calda; una base che possa servire tanto da monito per Mosca e altri eventuali nemici del blocco occidentale, quanto da punto operativo nell'eventualità di nuovi scenari di guerra.

Resta da capire, sempre nel caso in cui dovesse arrivare la fumata bianca, il luogo nel quale sorgerà la suddetta base. In cima alla lista troviamo la Polonia, vicina ad assistere all'allargamento della base aerea Usa di Powidz ai tempi di Donald Trump. Alla fine quel progetto naufragò nel nulla, ma ora Varsavia è tornata in prima linea, soprattutto per la sua posizione strategica. A proposito di posizione strategica, i riflettori sono puntati anche su Rzeszow, ad un centinaio di chilometri dal confine ucraino. L'alternativa potrebbe essere rappresentata dalla Romania o da uno dei Paesi Baltici. C'è addirittura di ipotizza due basi: una per l'aviazione in terra polacca e l'altra per la marina a Costanza, in Romania.

La guerra in Ucraina ha fatto schizzare alle stelle il numero di soldati statunitensi presenti in Europa. Calcolatrice alla mano, dovrebbero aver superato le 100mila unità.

Un traguardo, questo, mai raggiunto dopo il 2005, quando Washington era impegnata a combattere la guerra al terrorismo post 11 settembre. La Nato, nel frattempo, ha deciso di creare quattro nuovi battlegroup da piazzare in Bulgaria, Romania, Slovacchia e Ungheria, in aggiunta a quelli che si trovano in Lituania, Estonia, Lettonia e Polonia.

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