Una bambina di 4 anni, di nome Hareem, è stata violentata e uccisa in Pakistan, Paese tristemente caratterizzato da frequenti violenze ai danni di minori e di donne. La tragedia è avvenuta in un distretto della provincia del Khyber Pakhtunkhwa, nel nordovest della nazione islamica. Lo scorso anno, più di 180 casi di abusi su minori, in alcuni casi sfociati in omicidio, sono stati segnalati in tale provincia. La vittima di quest’ultima aggressione era scomparsa da casa mercoledì scorso e, dopo che il nonno ha denunciato alle autorità tale sparizione, sono partite le ricerche. Al termine di indagini durate tutta la notte, il corpo senza vita di Hareem è stato ritrovato due giorni dopo da alcuni passanti, per essere in seguito trasportato in ospedale per l’autopsia.
Il cadavere della bambina, nel dettaglio, è stato rinvenuto in un canale di scolo, nei condotti sotterranei della città, con i medici legali che hanno subito iniziato degli accertamenti per stabilire la causa del decesso di lei. L’autopsia, riportano le testate locali, ha poi rivelato che la piccola è stata “abusata e strangolata a morte”. In particolare, a confermare la tesi per cui la bimba sarebbe stata brutalmente torturata sono stati i lividi e le escoriazioni presenti su diverse parti del suo corpo, tra cui schiena, ginocchia e naso. La polizia pakistana ha così avviato tutti gli approfondimenti del caso per cercare di ricostruire meglio la dinamica dell’omicidio e tentare di risalire all’identità dei responsabili di questo gesto. Al momento, le forze dell’ordine locali, per provare a fare luce sulla morte della bambina, stanno indagando su 400 persone residenti in quella zona, compresi i parenti della vittima. Da tutti quei sospettati, la polizia ha ricavato campioni di sangue per effettuare dei test del Dna. L'uccisione della piccola ha provocato sdegno in tutto il Paese e su Twitter è subito comparso l'hashtag #JusticeForHareem.
Nonostante il Pakistan applichi punizioni severe per le violenze sessuali, queste ultime sono comunque in aumento nel Paese.
Proprio lo scorso anno, il Parlamento ha varato un disegno di legge che prevede pene da un minimo di 10 anni ad un massimo dell'ergastolo per i responsabili di reati sessuali nei confronti dei bambini. Ma questo non sembra fermare i criminali.
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