L'organizzatrice del concorso di caricature di Maometto in Texas finito nel mirino di un attacco terroristico era Pamela Geller, attivista e presidente dell'American Freedom Defence Initiative e di Stop Islamization of America. Entrambe le organizzazioni sono note per le loro posizioni contro quella che denunciano come l'islamizzazione degli Stati Uniti.
Fluente chioma fulva, vistosa nonostante i suoi 56 anni, la Geller era un'analista finanziaria ma è stata "illuminatà sui pericoli dell'islam dall’11 settembre". Nel 2010 aveva guadagnato notorietà guidando l’opposizione al progetto di costruire una moschea a poche centinaia di metri da Ground Zero. "È una guerra contro la libertà di espressione - ha scritto la Geller sul suo sito dopo gli spari - dobbiamo arrenderci a questi mostri?". "Gli americani - ha, poi, assicurato - non si lasceranno spaventare dall’intimidazione violenta degli islamisti".
Il concorso organizzato a Curtis Culwell Center di Garland, alla periferia di Dallas, era stato molto contestato nella comunità locale anche perché il gruppo è considerato, per esempio dal Southern Poverty law Center, "un ispiratore di odio contro gli islamici".
Nei giorni precedenti l’evento, gruppi islamici avevano detto che era un attacco contro la loro fede: Alia Salem, direttore del consiglio per le relazioni islamico americani Dallas-Fort Worth, aveva detto che lei e gli altri musulmani non volevano avere a che fare nulla con l’evento e avevano inviato la comunicatà a ignorarlo. Dopo l’accaduto Imam Zia Sheikh, ha sottolineato comunque di voler condannare "ogni atto di terrorismo, che non ha giustificazione alcuna".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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