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Parla la madre di Bin Laden: "Vi racconto mio figlio Osama"

Il Guardian ha intervistato in esclusiva, dopo aver avuto l'autorizzazione dalla leadership saudita, la madre di Osama Bin Laden

Parla la madre di Bin Laden: "Vi racconto mio figlio Osama"

"Mentre osservavo le torri distrutte in Libano, mi venne in mente di punire l'ingiusto allo stesso modo: distruggere le Torri Gemelle in America". Osama Bin Laden - il terrorista che ha ferito, ucciso e annientato irrimediabilmente l'Occidente l'11 settembre del 2001 - era un bambino dolce che amava la propria mamma.

Il ritratto del principe del terrore emerge grazie a un'intervista - la prima di sempre - del giornalista del Guardian Martin Chulov alla madre del saudita, Alia Ghanem. "Era un bravissimo bambino fino a quando non ha incontrato delle persone che gli hanno fatto il lavaggio del cervello quando era un giovane ventenne", racconta la donna da un lussuoso divano a Gedda, in Arabia Saudita. "Sono state le persone all'università che lo hanno cambiato, è diventato un uomo diverso".

Alia indossa un luccicante hijab rosso e ha alle sue spalle una foto del figlio: il volto del terrorista più spietato della nostra storia, circondato da una cornice d'oro. Con la sua barba lunga e quello sguardo che senza dubbio non dimenticheremo mai.

Tra coloro che lo traviarono - racconta la madre - c'era Abdullah Azzam, un membro dei Fratelli Musulmani che successivamente venne esiliato dall'Arabia Saudita e diventò il consigliere spirituale di Osama. "Gli dicevo sempre di stare lontano da quelle persone, ma lui non avrebbe mai ammesso con me quello che stava facendo. Perchè mi amava così tanto".

"Era molto serio, molto bravo a scuola, gli piaceva molto studiare", continua Ghanem, alla quale "non è mai passato per la testa" che potesse diventare un jihadista. "Perché ha deciso di buttare tutto all'aria così?", si chiede.

Anche adesso, però, a distanza di 17 anni, la madre di Bin Laden non riesce ad accettare. "Lo ha amato così tanto e si rifiuta di biasimarlo. Invece, incolpa quelli che stavano accanto a lui. Lei conosce solo il lato del bravo ragazzo, quello che tutti abbiamo visto, non è mai venuta a conoscenza del lato jihadista", racconta Hassan, un altro figlio di Alia.

Ma il fratellastro del leader di Al Qaeda, comunque, riesce in qualche modo ad essere orgoglioso di lui: "Sono molto orgoglioso di lui nel senso che era il mio fratello maggiore, mi ha insegnato molto. Ma non credo di essere orgoglioso di lui come uomo. E' diventato una superstar a livello globale ed è stato tutto per niente", afferma.

All'inizio degli anni '80, Osama andò in Afghanistan per combattere

l'occupazione russa. "Tutti quelli che lo hanno conosciuto in quel periodo lo ammiravano", racconta ancora Hassan.

"Anche noi all'inizio eravamo molto fieri di lui. E anche il governo saudita lo era". Ma il resto è storia.

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