Nel 1963, a seguito della crisi di Cuba fra il Cremlino ed il Pentagono, fu installata una linea di comunicazione speciale fra Russia e Stati Uniti finalizzata ad agevolare il dialogo fra le due potenze, e ad allontare così il rischio di un possibile conflitto. Ai tempi si parlava di "linea rossa", "telefono rosso" o "Moscow-Washington hotline".
A quanto pare, i tempi che stiamo vivendo oggi potrebbero portare ad una nuova soluzione di questo tipo. Secondo quanto riferito da alcune fonti del Pentagono a Politico, infatti, il dipartimento della Difesa degli Stati Uniti avrebbe proposto al presidente russo Vladimir Putin di attivare una linea di comunicazione speciale per discutere di quanto sta accadendo in Ucraina. Sempre stando a quanto riferito da Politico, Mosca non avrebbe ancora dato una risposta.
Proprio nel corso della giornata di oggi cominceranno i negoziati in Bielorussia, dove è già tutto pronto per accogliere le delegazioni. La speranza di tutti è che le parti possano giungere al più presto ad un accordo, così da evitare ulteriori vittime. Da parte di Mosca, ha fatto sapere il capo negoziatore Vladimir Medinsky c'è tutta l'intenzione di trovare un accordo che possa soddisfare entrambe le parti, ma il presidente ucraino Zelensky continua ad essere scettico e permane la minaccia di pesanti sazioni alla Russia. Sanzioni che, tuttavia, potrebbero rivelarsi un'arma a doppio taglio per la stessa Europa.
In queste ore il presidente degli Stati Uniti Joe Biden si sta tenendo costantemente in contatto con i Paesi alleati, ma una linea diretta con Mosca potrebbe fare la differenza. Da qui la proposta avanzata dal Pentagono. "Abbiamo detto ai russi che riteniamo necessario un canale a livello operativo in modo da evitare errori di calcolo", ha rivelato a Politico un funzionario militare. Nel 2015, spiega il quotidiano, un simile canale di comunicazione fu utilizzato per evitare scontri durante le operazioni in Siria.
Intanto la situazione resta purtroppo molto tesa. Nella giornata di ieri, il presidente Putin ha ordinato l’allerta delle forze di deterrenza. Una decisione, secondo il Pentagono, non solo "non necessaria" ma addirittura rischiosa, in quanto potrebbe degenerare in "un'escalation".
"Sta chiaramente mettendo in gioco forze dove un calcolo sbagliato può rendere le cose molto più pericolose. Siamo fiduciosi nella nostra abilità di difendere noi stessi e i nostri alleati, e questo include il campo della deterrenza", è il commento rilasciato alla stampa da un funzionario della Difesa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.