Perché a Madrid si muore come in Lombardia? L'ultima ipotesi sul virus

La capitale spagnola e la regione lombarda possono contare sugli ospedali più attrezzati dei rispettivi Paesi. L'ipotesi sugli impianti di aerazione

Perché a Madrid si muore come in Lombardia? L'ultima ipotesi sul virus

Numeri alla mano, l'Italia è la nazione più colpita al mondo dal nuovo coronavirus ad eccezione della Cina. Eppure, dando uno sguardo in maniera più dettagliata ai bollettini quotidiani, notiamo una sorpresa non da poco. In Spagna, ad esempio, la diffusione del Covid-19 è "in ritardo" di almeno una settimana rispetto al nostro Paese ma nella capitale Madrid l'evoluzione della mortalità è tale e quale quella registrata in Lombardia, la regione italiana più critica.

El Pais scrive che nella giornata di lunedì gli ospedali della regione di Madrid hanno contato un morto ogni 16 minuti. El Mundo aggiunge che i due crematori della capitale lavorano ormai 24 ore su 24, senza alcuna sosta.

Al 18 marzo, il tasso di mortalità per coronavirus dell'Italia si attesta all'8,3% ed è il più alto di tutti, perfino della Cina. Come fa notare il sito frontedelblog.it, questa cifra risente dei numeri della regione lombarda, che è anche quella che conta più contagi e decessi. In Lombardia la percentuale schizza addirittura all'11%. Togliendo dal conteggio italiano questi dati e quelli registrati in Emilia-Romagna (10,1%), i numeri dei contagi italiani sono pressoché allineati al resto d'Europa.

Se, come ripetono gli esperti, il virus non è mutato, perché il tasso di mortalità lombardo-emiliano è così alto? Al momento nessuno sa dare una risposta. Per trovare un luogo che presenti valori simili bisogna volare a Madrid, che come abbiamo detto è “Indietro” di una decina di giorni, considerando che il primo caso accertato da queste parti risale al 26 febbraio. L'ultimo bollettino aggiornato al 18 marzo parlava chiaro: 14.769 contagi in tutta la Spagna, 5637 dei quali (con 390 morti) nella capitale.

Il confronto e l'ipotesi dei sistemi di areazione

La capitale spagnola il 18 marzo registrava un tasso di mortalità pari al 6,9%; in Lombardia, il 9 marzo, c'erano 5.469 contagi e 333 morti con un tasso pari al 6%. Il 19 marzo i contagi di Madrid sono saliti a 6.777 e i morti a 498; il 10 marzo la Lombardia aveva 5.791 infetti e 468 decessi (dato che risente tuttavia di un ritardo nella consegna di alcuni tamponi).

Cosa significa questo? Che Madrid e la Lombardia proseguono con lo stesso passo. In altre parole, si nota una progressione anomala e identica tra il tasso di mortalità della capitale spagnola e quello della regione lombarda.

Madrid è situata geograficamente più a sud della Lombardia e ha un clima ben diverso. I due luoghi hanno in comune due aspetti: il paziente 1 proveniente dal nord Italia e il fatto che entrambe le aree presentino gli ospedali più attrezzati dei rispettivi Paesi.

Un'ipotesi che può essere fatta per cercare di spiegare quanto detto, è che in questi ospedali siano state introdotte delle particolari innovazioni negli impianti di aerazione.

A proposito degli impianti, la virologa Ilaria Capua aveva accennato a questa eventualità su La7:

Perché si muore più Lombardia che nel resto d’Europa? È possibile che gli ospedali che gestiscono questi focolai abbiano degli impianti di aerazione che non garantiscono la sicurezza di persone immunodepresse?”.

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