Atene sarebbe pronta ad adottare misure fiscali permanenti pari al 2% del Pil della Grecia mentre i creditori chiederebbero misure per il 2,5%. Lo riferisce una fonte governativa all’agenzia Bloomberg.
"Lo 0,5% mancante verrebbe coperto - secondo la fonte - da altri provvedimenti amministrativi". Le decisioni sono sul tavolo del Cdm ad Atene. Il piano del governo potrebbe prevedere anche lo stop ai prepensionamenti a partire dal primo gennaio 2016. Aumento della "tassa di solidarietà" per le persone che guadagnano più di 30.000 euro l’anno e per le società che hanno utili superiori ai 500.000 euro. Sarebbero - secondo una fonte governativa citata da Bloomberg - alcune delle misure previste dal piano che Atene presenterà lunedì all’Eurosummit. Infine sarà proposto un taglio automatico della spesa se si sfora la clausola della soglia del "deficit zero".
Dopo il Cdm Alexis Tsipars ha avuto colloqui telefonici con il cancelliere tedesco Angela Merkel, il presidente francese Francois Hollande e il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker. Il premier greco ha illustrato ai tre leader la proposta di Atene per un accordo che soddisfi tutte le parti e fornisca una soluzione definitiva per il piano di salvataggio della Grecia.
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