Polonia, l'arcivescovo tuona: "La cultura Lgbt è un'epidemia"

L'arcivescovo di Cracovia, che è espressione della Polonia tradizionalista, pensa che la "cultura Lgbt" sia la nuova "piaga rossa". Ma l'ecclesiastico non è isolato: la sua visione fa parte di un filone culturale che arriva da Est

Polonia, l'arcivescovo tuona: "La cultura Lgbt è un'epidemia"

Non è un caso che quese considerazioni, che suonano più come un attacco, arrivino dalla Polonia: la patria di San Giovanni Paolo II è rimasta tradizionalista. Tanto da poter raccontare di come l'arcivescovo di Cracovia, ultimo dei successori in quella arcidiocesi del Papa polacco, abbia associato la cultura Lgbt all'epidemia dei nostri tempi. Sono parole risonanti quelle che mons. Marek Jedraszweski ha pronunciato qualche ora fa, commemorando peraltro un episodio del conflitto bellico tra i polacchi e i nazisti di Adolf Hitler.

L'occasione, forse, avrebbe consigliato focus differenti, ma il presule polacco ha comunque scelto di porre l'accento su quella che ritiene essere persino una "piaga", cioè quella "arcobaleno". La Chiesa cattolica, all'interno dei paesi che hanno aderito a Visegrad, continua a portare avanti posizioni che altrove sembrano essersi affievolite. Qualcuno sostiene che sia l'influenza degli ortodossi moscoviti. Sembra un altro mondo in relazione a certe aspirazioni occidentali: I progressisti ecclesiastici americani ed europei stanno ragionando su una pastorale utile ad accogliere le persone appartenenti all'universo Lgbt. James Martin, gesuita statunitense e consultore della Santa Sede, è per i ponti in grado di comunicare. Le alte gerarchie ecclesiastiche polacche no: si percepisce oltranzismo a vista. Il che fa il paio con una certo orientamento dei partiti politici conservatori. Quelle che vengono declinate anche sul piano amministrativo: sono almeno una trentina i soggetti operanti nel settore pubblico che, a metà luglio, hanno voluto ribadire la loro assoluta estraneità rispetto alla cosiddetta "ideologia Lgbt".

Le parole di mons. Marek Jedraszweski possono essere inserite in questo filone: "Non esiste piú un'epidemia e piaga rossa - ha detto l'arcivescovo di Cracovia, secondo quanto riportato da Repubblica - ma ne sta nascendo una nuova, quella creata dalla cultura degli Lgbt e delle bandiera arcobaleno, minaccia per i valori e per la solidità sociale e familiare della nostra nazione".

La ricollocazione socio-culturale della famiglia, secondo la visione di chi dai pulpiti avverte sui rischi della diffusione della "teoria gender", passa dal combattimento culturale contro quella che l'arcivescovo di Cracovia ha etichettato pure con il sostantivo "piaga".

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