"Prelievo forzoso" su migranti, Ai Weiwei chiude la mostra in Danimarca

L'artista cinese ha deciso di protestare contro la scelta del governo danese di sequestrare i beni di valore ai migranti

L'artista cinese Ai Weiwei sull'isola di Lesbo mentre incontra alcuni migranti
L'artista cinese Ai Weiwei sull'isola di Lesbo mentre incontra alcuni migranti

L'artista cinese Ai Weiwei ha annunciato la chiusura della propria mostra a Copenhagen in segno di protesta contro la decisione del governo danese di sequestrare i beni di valore a tutti i migranti che entrano nel Paese.

Ai Weiwei, noto per il suo impegno civile nel denunciare gli abusi dell'autoritario governo cinese, si è da poco recato nelle isole del Dodecaneso per visitare i campi di rifugiati che da mesi vi si sono installati.

L'artista ha comunicato ieri la propria decisione di chiudere la mostra "Ruptures", annunciando contestualmente che la sua scelta è stata condivisa anche dalla Faurschou Foundation, nei cui locali l'esibizione è ospitata.

La mossa di Ai Wei Wei segue solo di un giorno il voto favorevole del parlamento di Copenhagen di sequestrare ai migranti i beni mobili di valore superiore alle diecimila corone (circa 1450$).

La misura adottata dal Paese scandinavo ha suscitato aspre critiche nelle cancellerie occidentali e nell'opinione pubblica, che in alcuni casi ha tracciato un parallelo con la confisca dei beni degli ebrei da parte dei nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale.

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