La cifra è di quelle da lasciare a bocca aperta, perché due tonnellate di droga non sono qualcosa che si trova tutti i giorni.
A tanto ammonta la quantità di anfetamine ritrovate dalle autorità libanesi appena prima di essere imbarcate sull'aereo privato di un principe saudita. Come riporta l'Associated Press, un funzionario libanese ha annunciato ieri sera l'arresto del principe - il cui nome non è ancora noto - e di altre quattro persone dopo che sono state trovate due tonnellate di pillole di Captagon, nascoste all'interno di quaranta borse e pronte a decollare per l'Arabia.
Quella che è stata definita come la maggiore operazione antidroga mai effettuata nell'aeroporto di Beirut segue un analogo intervento dell'anno scorso, quando in alcuni container dello scalo libanese vennero rinvenuti 15 milioni di pillole.
Il Captagon è una droga piuttosto diffusa in tutto il vicino Oriente, ottenuta sintenticamente e contenente anfetamine e caffeina. Utilizzata da combattenti e guerriglieri, i proventi del suo traffico hanno spesso contribuito a finanziare la guerra civile siriana.
In Arabia Saudita il consumo di droga è punito con la pena di morte, eseguita anche tramite pubbliche decapitazioni: ciò non impedisce però che il problema del traffico di anfetamine continui a persistere.
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