Quest’inverno ha dato al comprensorio sciistico di Changchun la stagione più vivace degli ultimi anni. Nell’angolo Sud-Ovest del campo abbiamo visto un gruppo di atleti ventenni saltare sugli sci, quasi volassero in cielo, volteggiando su un pendio lungo 70 metri. Era un’altra giornata di consueto allenamento presso la base di sci acrobatico della città di Changchun, nella provincia di Jilin. L’avvicinarsi delle Olimpiadi invernali colmava questi giovani di una straordinaria aspettativa: ad aspettarli c'era Beijing. Qi Guangpu si è impegnato per raggiungere un importante traguardo per la squadra locale, nata 29 anni fa, ovvero completare il puzzle delle Olimpiadi invernali, della World Cup e del Campionato Mondiale, infondendo un'energia straordinaria a questa "staffetta delle nubi". Changchun, una tra le prime città cinesi ad impegnarsi nello sci acrobatico, negli ultimi 29 anni ha formato un'ottantina di atleti professionisti, una sessantina dei quali sono entrati a far parte della squadra nazionale. Lo sci acrobatico ha fatto la sua prima comparsa a Lillehammer, in Norvegia, alle Olimpiadi invernali 1994: qui la Cina inviò due atlete della squadra di Changchun, Yin Hong e Ji Xiao'ou, che si classificarono rispettivamente al 17mo e al 18mo posto.
Perchè Changchun eccelle nello sci acrobatico?
La selezione iniziale degli atleti tiene conto principalmente delle performance nella ginnastica a corpo libero e sul trampolino, per meglio comprendere le possibilità del futuro sviluppo degli allievi. In un secondo momento, gli standard di allenamento imposti sono quelli sostenuti dalla squadra nazionale, con metodi e tecniche all'avanguardia conformi ai trend internazionali e su impianti certificati per lo sci acrobatico. Al termine del percorso di allenamento, gli atleti migliori vengono ammessi nella squadra nazionale, mentre gli atleti ritiratisi dalla nazionale vengono inseriti come allenatori e amministratori. Nel corso delle Olimpiadi invernali di quest’anno abbiamo avuto l’opportunità di ammirare numerosi campioni formatisi a Changchun, eredi e orgoglio delle generazioni di atleti degli sport sulla neve della squadra di Changchun.
Lo straordinario incontro dei ragazzi disabili con la neve
Sui Monti Funiushan, nella provincia dello Henan, si trova una scuola speciale per ragazzi sordomuti, colpiti da paralisi cerebrale, autismo e sindrome di Down. Il direttore della scuola, Wu Yongjun, ha introdotto i suoi studenti agli sport sul ghiaccio e sulla neve per la prima volta nel 2019 e da allora hanno conseguito una sessantina di medaglie in diversi eventi sportivi in tutto il Paese. La pratica di questi sport ha cambiato la vita di quei ragazzi speciali, riempiendoli di gioia. Il giovane Lou Jiayuan - che soffre di autismo e che all'inizio gridava "aiuto, non ce la faccio!" - è riuscito a sciare da solo guadagnandosi anche una medaglia d'argento in una gara di livello nazionale e ha trovato una sua nuova modalità espressiva nel mondo del ghiaccio e della neve. A Zhang Jiayi, una ragazza sordomuta, quando parla di sci brillano gli occhi. Un altro ragazzo con autismo, dopo aver vinto una gara, si è messo a cantare per la grande gioia... Grazie all'amore per lo sport, tutti gli studenti hanno ritrovato fiducia in sé stessi e stanno diventando sempre più forti e coraggiosi.
Per loro lo sport non è solo un hobby che riempie la vita, ma è anche e soprattutto una porta aperta verso un mondo ancora più grande. Non è semplice immaginare quanto possa essere stato difficile per questi ragazzi speciali perseguire i loro sogni nel mondo del ghiaccio e della neve. Il loro straordinario incontro con gli sport invernali sarebbe stato impossibile senza il silenzioso impegno di molti. Inizialmente la scuola ha incontrato una serie di difficoltà nell’introdurre gli sport sul ghiaccio e sulla neve. Il vice direttore, ormai sessantenne, si è dovuto improvvisare allenatore temporaneo in mancanza di un allenatore professionale, e non avendo mai sciato in vita sua ha dovuto innanzitutto imparare a sciare con l’aiuto di video online. La scuola è ricorsa all’attrezzatura più economica perché priva di attrezzi professionali e si è fatta strada poco alla volta poiché non aveva all’attivo alcuna esperienza agonistica. Grazie però agli sforzi congiunti di più persone, nel tempo sono arrivati allenatori professionisti e sono state costruite anche una pista da cross country e strutture per il curling. Il sostegno dai genitori, l’impegno della scuola e l’entusiasmo della società, tutti insieme, hanno permesso lo straordinario risultato dell’incontro dei ragazzi disabili con gli sport sul ghiaccio e sulla neve.
Floorcurling per figli e genitori
In un pomeriggio d’inverno dello scorso anno, il Museo di Scienza e Tecnologia del distretto di Miyun, a Beijing, ha introdotto le attività “Jolly Winter”: 15 famiglie, per un totale di una trentina tra genitori e figli, si sono divertite a giocare a floor curling.
Prima dell’inizio della gara, l’allenatore Li di “Jolly Winter” ha illustrato il regolamento del floor curling e le principali regole sulle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali. Genitori e figli hanno ascoltato con attenzione. Subito dopo i ragazzi, accompagnati dai genitori, si sono sfidati in due gare amichevoli, divertendosi moltissimo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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