Il pugno di ferro di Erdogan: "Golpisti come terroristi"

Il pugno di ferro di Erdogan: "Golpisti come terroristi"

Pugno di ferro di Erdogan contro i militari golpisti. Il governo turco ha destituito 5 generali e 29 colonnelli. Lo ha reso noto l’emittente privata NTV. Poco prima il premier, Binali Yildirim, aveva assegnato l’incarico di capo di Stato maggiore ad interim al generale Umit Dundar. Il ministero della Giustizia fa sapere che sono stati arrestati 754 militari, tra i quali alcuni comandanti di unità dell’esercito.

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha detto che i responsabili del tentato colpo di Stato sono da considerare alla pari di ''gruppi terroristici''. E ha promesso che ''non lasceremo il Paese a chi lo vuole occupare'' con un atto di forza.

''Chi ha macchiato la propria reputazione di militare - ha spiegato il presidente - deve lasciare il suo incarico. Continueremo a combatterli come facciamo con altri gruppi terroristici''. I golpisti, ha proseguito Erdogan, ''hanno puntato le armi del popolo contro il popolo stesso. Il presidente, che il 52 per cento della popolazione ha portato al potere, è in carica. Non riusciranno ad avere successo fino a quando resteremo contro di loro, qualunque sia il rischio''.

Sms ai cittadini: "Tutti in strada per democrazia e pace"

"Tutti in strada". E' l'invito rivolto da Erdogan in un sms inviato a tutti i cittadini e da lui firmato dopo il tentativo fallito di golpe della notte scorsa. "Degno figlio della nazione turca" è l'intestazione del messaggio, in cui il presidente stigmatizza quanto accaduto ad Ankara e Istanbul, dove, spiega, con "veicoli blindati e armi", è stato messo in atto un tentativo di sollevazione contro la nazione, "come negli anni '70". Erdogan invita quindi "il popolo turco con onore" a "stare con la democrazia e la pace", invitando i cittadini a scendere in piazza.

Il premier turco: valuteremo la pena di morte

La pena capitale non è prevista dalla Costituzione turca, ma valuteremo la

questione dal punto di vista legale. Così ha risposto il premier turco, Binali Yldirim, quando gli è stato domandato se la pena di morte sia una possibilità nei confronti dei militari che hanno tentato il colpo di stato.

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