Putin mostra le nuove armi nucleari: "Usa e Nato ora devono ascoltarci"

Durante il discorso alla nazione Putin presenta il nuovo missile balistico intercontinentale: "Non è intercettabile. Ora lo scudo degli Stati Uniti è inutile". Nell'arsenale anche armi ipersoniche

Putin mostra le nuove armi nucleari: "Usa e Nato ora devono ascoltarci"

Vladimir Putin le presenta con orgoglio. Sono le nuove armi nucleari, come il missile balistico Sarmat a "gittata praticamente illimitata", che rendono "inutile" lo scudo antimissile degli Stati Uniti (guarda il video). "Nessuno al mondo ha una cosa simile, per ora - annuncia alle Camere riunite - è qualcosa di fantastico". Negli ultimi anni la Russia ha registrato un rapido sviluppo di nuovi modelli di armi strategiche. Modelli che, nel discorso alla nazione, il presidente ha voluto mostrare a tutto il mondo i nuovi armamenti del paese con tanto di video. Tra questi ci sono anche le armi ipersoniche. "Il possesso di tali armi, naturalmente, offre un significativo vantaggio nel campo della lotta armata - avverte il numero uno del Cremlino - la loro potenza può essere enorme e presto potranno diventare invulnerabili ai sistema di difesa aerea e anti-missile, in quanto i velivoli intercettori non possono raggiungerle".

La lotta alla povertà

A meno di tre settimane dalle elezioni presidenziali, che con ogni probabilità lo vedranno riconfermato alla carica di capo di Stato, Putin ha tenuto oggi l'annuale discorso alla Camere riunite dell'Assembla federale. Per la prima volta, l'evento non si è svolto nella Sala di San Giorgio al Cremlino, ma nella sala espositiva del Manezh, a pochi passi di distanza. "La Russia deve aumentare del 50% il pil pro capite entro la metà del prossimo decennio", ha detto il presidente che, tra le priorità del prossimo mandato ha anche annoverato il dimezzamento del livello di povertà nel Paese. A causa della recente crisi economica, il numero dei russi che vivono sotto la soglia di povertà è aumentato da 15 a 20 milioni. Un numero che non è nemmeno paragonabile ai 40 milioni di poveri del 2000. "Affinché l'economia funzioni a pieno regime - ha continuato - dobbiamo migliorare radicalmente il business climate e garantire il più alto livello di concorrenza e di libertà per le imprese".

Le nuove armi militari

Un punto cardine della politica di Putin, però, resta il rafforzamento militare del Paese. In tutti questi anni, dopo il ritiro unilaterale degli Stati Uniti dal Trattato anti missili balistici (Abm) la Russia ha, infatti, lavorato molto sulle prospettive della tecnologia e degli armamenti e questo le ha permesso di fare un rapido passo avanti nella creazione di nuovi modelli di armi strategiche. "Il sistema globale di difesa anti-missilistica è la base della deterrenza nucleare per la Russa come per gli altri stati del club nucleare", ha spiegato Putin sottolineando che la Russia sta costantemente migliorando "il sistema di difesa missilistica altamente efficaci". Da qui il monto rivolto all'Occidente, in modo particolare agli Stati Uniti e alla Nato. "Nonostante tutti i problemi che abbiamo affrontato, la Russia era e rimane una potenza nucleare, ma nessuno ci ha ascoltato. Ci ascolterete adesso", ha dichiarato Putin subito dopo aver mostrato con una serie di video di presentazione tutte le armi più moderne realizzate dalla Russia. Allo stesso tempo, però, ha garantito che Mosca "è interessata a una costruttiva cooperazione con gli Stati Uniti e l'Unione Europea" e spera che "prevalga il buon senso e i nostri partner facciano una scelta a favore di una onesta ed equa collaborazione".

La risposta istantanea agli attacchi

Nel discorso alla nazione Putin ha messo in chiaro che la Russia è in grado di rispondere in modo istantaneo all'uso di armi nucleari contro il suo territorio e quello dei suoi alleati. "Nella nostra dottrina militare, la Russia si riserva il diritto di usare armi nucleari solo in risposta all'uso contro di lei o i suoi alleati di armi di distruzione di massa o in caso dell'utilizzo di armi non convenzionali, quando l'esistenza stessa dello Stato è minacciata".

il numero uno del Cremlino si è poi sentito in dovere di dire che "qualsiasi uso di armi nucleare contro la Russia o contro i suoi partner, grandi o piccoli, sarà considerato come un attacco nucleare, la nostra risposta sarà istantanea, con tutte le conseguenze che ne derivano".

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