Putin: il Turkish Stream arriverà fino alla Bulgaria

Putin ha riferito al premier bulgaro Bojko Borisov che Russia e Turchia sono favorevoli al prolungamento del Turkish Stream, il nuovo oleodotto che – attraversando la Turchia – porterà il gas in Europa meridionale, evitando il passaggio in Ucraina

Putin: il Turkish Stream arriverà fino alla Bulgaria

A fine maggio Vladimir Putin ha incontrato a Mosca il premier bulgaro Bojko Borisov. I due leader hanno parlato di cooperazione in campo energetico. Al centro delle discussioni, il passaggio del Turkish Stream in territorio bulgaro.

La Bulgaria è un partner affidabile della Russia, come ha sottolineato più volte il presidente russo: essa riceve da Mosca «il 100% del proprio fabbisogno di gas naturale». Eppure, nonostante le relazioni amichevoli tra i due paesi slavi, nel dicembre 2014 il governo di Sofia – su pressione di Bruxelles e Washington – aveva abbandonato il progetto South Stream, il quale, passando per la Bulgaria, avrebbe dovuto portare nell’Europa meridionale e occidentale il gas russo, secondo un percorso appositamente studiato per bypassare il territorio ucraino. «Credo che in Bulgaria ci sia ancora rammarico per il fallimento del South Stream: la sua realizzazione sarebbe infatti stata molto vantaggiosa per il paese», ha affermato Putin.

Il nuovo oleodotto, soprannominato Turkish Stream, è un progetto alternativo in costruzione che la Russia ha ideato con i partner turchi in risposta all’annullamento del progetto South Stream. Terminata la sua realizzazione a fine 2019, esso rafforzerà i fornimenti in Turchia e porterà il gas russo nei paesi dell’Europa meridionale sempre evitando il passaggio in Ucraina.

Il prolungamento del Turkish Stream in territorio bulgaro riguarda la costruzione di una linea di circa 10 chilometri che, se realizzata, porterà il gas dal punto di ingresso di Malkoçlar, in Turchia, fino all’impianto di compressione di Strandža in Bulgaria.

Un progetto certamente vantaggioso per Sofia. Come infatti ha affermato il ministro dell’Energia Temenužka Petkova: «Se non sfruttassimo questa occasione adesso, il nostro paese perderebbe una chance unica di garantire la propria sicurezza energetica sul lungo termine. Questo creerebbe uno scenario davvero negativo in futuro».

Putin, ricordando l'annullamento del progetto South Stream, ha tuttavia ribadito che per la costruzione del prolungamento del Turkish Stream in territorio bulgaro, sono necessarie alcune garanzie di carattere finanziario da parte di

Sofia e della Commissione Ue, senza le quali Gazprom non comincerà i lavori. «Nessuno vuole ripetere i fallimenti del passato; al contrario, noi tutti vogliamo andare avanti», ha concluso il presidente russo.

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