Al Qaida ora chiama al jihad: "Riconquistare Gerusalemme"

Nel giorno dell'apertura della nuova ambasciata Usa la minaccia di al-Zawahiri

Al Qaida ora chiama al jihad: "Riconquistare Gerusalemme"

Nel giorno in cui a Gerusalemme si taglia il nastro che inaugura la nuova ambasciata statunitense, spostata da Tel Aviv per decisione dell'amministrazione Trump e che per ora opererà dai locali del consolato, tornano gli scontri ai confini con la Striscia di Gaza e a farsi sentire sono anche le organizzazioni del terrore islamista, al-Qaida in prima fila.

Arriva da Ayman al-Zawahiri, il medico egiziano che ha preso le redini di al-Qaida dopo la morte di Osama Bin Laden, un messaggio rivolto ai jihadisti e che chiede di impugnare le armi contro un Trump che "è stato chiaro ed esplicito e ha svelato il vero volto della Crociata moderna" e con cui non può funzionare "la riconciliazione, ma solo la resistenza, tramite il jihad".

È chiaro il messaggio del leader qaidista, che non si scaglia soltanto contro l'America, ma in un video che è titolato "Tel Aviv è anche terra musulmana" accusa i leader dell'Autorità nazionale palestinese di avere "venduto la Palestina" e i Paesi islamici di non agire più nell'interesse dei propri cittadini, rimanendo legati alle Nazioni Unite, che riconoscono lo Stato d'Israele, mettendo da parte invece i precetti della Sharia.

Oggi Israele

celebra il 70esimo anno dalla sua fondazione mentre si inaugura la nuova ambasciata statunitense. Domani per il mondo arabo ricorre invece la "Nakba", il giorno che commemora la "catastrofe", la nascita dello Stato ebraico.

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