Quelle ragioni dietro il mancato viaggio del Papa in Argentina

Papa Francesco non è mai stato così vicino a visitare l'Argentina. Prima, però, bisogna attendere l'esito delle elezioni presidenziali

Quelle ragioni dietro il mancato viaggio del Papa in Argentina

Perché papa Francesco non ha ancora visitato la sua Argentina? Un'apertura è arrivata proprio all'inizio di questo mese: Jorge Mario Bergoglio potrebbe viaggiare alla volta di Buenos Aires nel corso del 2020, dove però sarebbe obbligato ad affrontare non solo i suoi trascorsi, sui quali in patria ed altrove si continua a dibattere, ma anche la manifesta avversità di una parte politica e di certa stampa.

La Chiesa cattolica di quella nazione, non di rado, ha chiesto in questi sei anni e mezzo che la figura del pontefice non venisse strumentalizzata, dagli uni e dagli altri, per fini elettorali. Ma non è semplice: il primo papa sudamericano viene percepito come iconico di per sè dai movimenti popolari contrari al governo attuale. E poi c'è quella narrativa, non proprio bonaria, sul suo passato. Dal libro di Emilio Novi, che ritiene plausibile l'iscrizione dell'ex arcivescovi all'elenco degli ecclesiastici "peronisti", alle accuse relative a quanto sarebbe accaduto nel 1976, con i due padri gesuiti incarcerati dopo un blitz militare all'interno di una baraccopoli della capitale e con il presunto mancato intervento ausiliare dell'uomo che poi sarebbe divenuto il vertice universale del cattolicesimo: da quando il gesuita è seduto sul soglio di Pietro, non sono mancate ricostruzioni giornalistiche ingombranti.

In Italia, il Santo Padre viene percepito come un campione del progressismo. Nel paese sudamericano da cui proviene, invece, sembra tutta un'altra storia: si tende ad etichettare il papa come un uomo non inviso al kirchnerismo, cioè alla dottrina peronista di destra dell'ex presidente della Repubblica, e come un oppositore del presidente Macri, che tra qualche mese si giocherà la rielezione. Al limite, l'azione del papa viene associata a un peronismo di sinistra e di ritorno. Qualcuno pensa che la sconfitta di Macri, che se la vedrà proprio contro il mondo politico della Kirchner, accelererebbe il processo che porta alla visita apostolica. "Cultura del dialogo e attenzione agli ultimi devono essere le priorità di chi guiderà il Paese", hanno scritto i vescovi incaricati in Argentina in vista dell'appuntamento elettorale, come si legge sulla Sir. Macri è identificato come un leader appiattito sugli Stati Uniti. Jorge Mario Bergoglio non ha mai celato la sua apprensione per il trumpismo. Alla dottrina atlantista la diplomazia vaticana, poi, sembra preferire il multilateralismo. Il fatto che il Santo Padre non si sia ancora recato in Argentina, forse, dipende anche da motivi di opportunità politica.

Quel continente, giocoforza, detterà l'agenda delle istituzioni ecclesiastiche a partire da ottobre, quando avrà luogo il Sinodo sull'Amazzonia.

Più o meno in contemporanea saremo in grado di conoscere l'esito della tornata per le presidenziali: se Michel Anguel Pichetto dovesse trionfare, per le ragioni che abbiamo esposto in maniera breve, il vescovo di Roma potrebbe vedere meno ostacoli dinanzi a sè e procedere con la calendarizzazione del viaggio apostolico.

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