Harry e Meghan hanno dato un calcio all’ultimo baluardo della royal family: la neutralità politica, ovvero il divieto, per la Firm, di esprimere opinioni sulle spinose faccende della cosa pubblica. Il principe e sua moglie non si sono limitati a dire la loro sulle prossime presidenziali americane, ma hanno persino suggerito agli elettori, in modo piuttosto esplicito, a chi dare la preferenza. Inutile dire che le simpatie dei Sussex convergono su Biden e non certo su Trump. Del resto sono indimenticabili gli screzi tra l’attuale presidente degli Stati Uniti e Meghan Markle. Alla corte inglese, però, sembra scoppiata una bomba, tanto è l’imbarazzo e l’incredulità nei confronti del nuovo gesto di ribellione di Harry e Meghan. Anche i sudditi inglesi sarebbero furiosi, tanto da chiedere alla regina Elisabetta di togliere alla coppia il titolo di duchi del Sussex.
Harry e Meghan, infatti, sono intervenuti sulla ABC per la cerimonia del Time che li ha eletti tra le personalità più influenti del mondo. Dal giardino della nuova casa a Santa Barbara il principe ha dichiarato: “È fondamentale rifiutare l’incitamento all’odio, la disinformazione e la negatività online. Ciò a cui siamo esposti e ciò con cui ci impegniamo online ha un effetto reale su di noi”. Meghan, invece, ha sottolineato che le prossime elezioni sono “le più importanti della nostra vita”. I duchi non hanno effettivamente fatto i nomi dei candidati alla Casa Bianca, ma gli esperti hanno letto in queste frasi, nei trascorsi di Meghan con Trump e nell’invito dei Sussex a cambiare l’attuale situazione americana uno sbilanciamento fin troppo evidente nei confronti di Biden. Una frase che il presidente americano, rispondendo ai giornalisti, ha commentato così: "Non sono un suo fan e auguro tanta fortuna a Harry, ne avrà bisogno".
Devono essersene resi conto anche a Buckingham Palace, se nel comunicato ufficiale emesso dallo staff regale e riportato dal Daily Mail possiamo leggere: “Il duca non è un membro attivo della famiglia reale e qualunque commento faccia è a titolo personale”. Insomma il Palazzo se ne lava le mani. Con questa nota la regina ha escluso il nipote dalla royal family, poco conta il famoso periodo di transizione di 12 mesi per rendere effettiva la Megxit. Senza troppi giri di parole la corte inglese ci sta dicendo che ormai ha ben poco da spartire con Harry e Meghan.
Il portavoce dei Sussex, James Holt, minimizza l’accaduto: “Harry non stava parlando di un candidato o di un partito, ma del tono del dibattito, specie online”. In apparenza ciò è vero ma, di fatto, l’opinione politica di Harry e Meghan è facilmente intuibile ascoltando il loro discorso ed è poco credibile che ciò sia dovuto a un errore di valutazione. Dopo l’apparizione dei duchi i social network si sono infiammati. Un utente dichiara: “Perché un principe britannico e sua moglie sono coinvolti in un’elezione negli Stati Uniti? Cosa c’entrano? Non abbiamo combattuto una guerra per porre fine alle interferenze della monarchia britannica?” . Un altro rincara la dose: “Perché un principe del Regno Unito incoraggerebbe i cittadini statunitensi a votare alle loro elezioni? Come può essere consentito?”.
Dan Wootton, editorialista del Sun, non le manda a dire: “Se Harry e Meghan vogliono sostenere il partito democratico americano è una loro scelta, ma allora devono rinunciare immediatamente ai loro titoli reali se non vogliono danneggiare la monarchia”. Norman Baker, autore del libro “And What Do You Do? What The Royal Family Don’t Want You To Know”, precisa anche che Harry “non può parlare di elezioni politiche rappresentando di fatto ancora la famiglia reale”. Il giornalista Piers Morgan sottolinea: “Il loro comportamento è inaccettabile”. Già Lady Colin Campbell aveva svelato nella sua biografia, “Harry e Meghan, La Loro Vera Storia”, che l’obiettivo finale di Meghan Markle sarebbe la Casa Bianca. A tal proposito c’è già chi immagina una sfida all’ultimo voto nel 2024 tra la duchessa e Ivanka Trump.
Harry e Meghan si sono esposti troppo e male, hanno rinunciato a una neutralità che avrebbe potuto sostenerli nelle loro iniziative umanitarie, soprattutto tenendo conto della delicatissima situazione politica americana in questo periodo.
Harry rimane un Windsor anche senza l’appoggio della famiglia e le sue esternazioni potrebbero avere un peso diplomatico non indifferente. Un fardello di cui, considerati i precari equilibri geopolitici, nessuno sente il bisogno.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.