Una ricerca "premia" Trump: "Clandestini scesi al livello minimo"

La Casa Bianca ha espresso “grande soddisfazione” per i “risultati positivi” prodotti dalle politiche sviluppate finora da Donald Trump sul fronte della salvaguardia dei confini nazionali

Una ricerca "premia" Trump: "Clandestini scesi al livello minimo"

Negli Usa, una recente ricerca ha evidenziato il “successo” della “linea dura” varata da Trump in ambito migratorio. Secondo gli analisti, infatti, il numero di clandestini presenti nel Paese sarebbe oggi “a un livello minimo”, ossia “il più basso dal 2004”.

Lo studio effettuato dal Pew Research Centre quantifica in “10,7 milioni” gli stranieri irregolari attualmente stanziati sul territorio nazionale. Negli anni del secondo mandato di George W. Bush e durante la presidenza Obama, il numero di immigrati illegali si sarebbe invece costantemente mantenuto intorno ai “12,5 milioni”. Tra le cause della diminuzione dei flussi di clandestini negli Usa, l’ente di ricerca annovera principalmente “il rigore e l’intransigenza promossi dall’amministrazione Trump sul fronte della sorveglianza dei confini nazionali”. In particolare, il “dispiegamento di un maggiore numero di ufficiali di polizia e di militari lungo la frontiera con il Messico” avrebbe svolto una funzione “estremamente deterrente” nei confronti dei migranti centroamericani intenzionati a introdursi illegalmente negli Stati Uniti.

Il Pew Research Centre ha però suggerito alle autorità federali di unire alla “linea dura” un “importante sforzo economico” diretto a “creare posti di lavoro” nei Paesi di origine dei clandestini, al fine di ridurre “pressoché a zero” i flussi di stranieri irregolari diretti negli Usa. D'Vera Cohn, una delle autrici del rapporto, ha infatti affermato: “L’azzeramento dell’immigrazione clandestina può essere conseguito esclusivamente se si attua, insieme a un rigoroso controllo delle frontiere nazionali, un ambizioso piano di sostegno economico a vantaggio degli Stati di provenienza dei migranti. Se il governo Usa non si impegnerà a risolvere gli annosi problemi dei Paesi centroamericani, ossia istituzioni fragili, corruzione e carenza di opportunità occupazionali, gli abitanti di tali realtà continueranno a partire e ad accalcarsi lungo tutta la nostra frontiera meridionale.”

La Casa Bianca, tramite un comunicato, ha espresso “grande soddisfazione” per i “risultati positivi” prodotti dalle politiche sviluppate finora da Donald Trump sul fronte della salvaguardia dei confini nazionali.

L’opposizione democratica ha invece preso spunto dai rilievi formulati da D'Vera Cohn, relativi all’assenza di programmi governativi di sostegno finanziario al Centroamerica, per accusare il tycoon di “incapacità di constatare le vere cause dell’immigrazione”, ossia la “crisi umanitaria che da anni attanaglia troppi Stati del nostro continente”.

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