Dalla ripresa al miglioramento: nel 2021 l'economia della Cina ha spiccato il volo

Nel corso del 2022 la priorità della Cina sarà principalmente una: garanire la stabilità economica della nazione cercando dei progressi. Ecco di che cosa si è parlato nella riunione centrale annuale sull'economia cinese

Dalla ripresa al miglioramento: nel 2021 l'economia della Cina ha spiccato il volo

Dall’8 e al10 dicembre, si è tenuta a Beijing la riunione centrale annuale sull’economia cinese. Questo evento si svolge una volta all’anno, ed è sempre considerato una sorta di bussola capace di indicare quale sarà la politica economica della Cina nei prossimi 12 mesi.

Come sta l'economia cinese

Nel corso del 2022, la priorità della Cina è una: "garanire la stabilità economica, cercando dei progressi". A partire dall'inizio di quest’anno, l’economia cinese ha superato varie sfide, realizzando un progresso stabile: nei primi tre trimestri, il Pil cinese ha raggiunto una crescita del 9,8% su base annua, facendo sì che la crescita media degli ultimi due anni registrasse il valore del 5,2%. Nei primi dieci mesi, inolotre, i profitti delle imprese cinesi con un fatturato annuo di oltre milioni di yuan hanno registrato un aumento del 42,2% su base annua, mentre il valore totale dell’importazione e esportazione nei primi 11 mesi ha raggiunto i 3,5 miliardi di yuan con una crescita del 22% su base annua. E ancora: i nuovi posti di lavoro creati nelle zone urbanistiche nei primi 10 mesi hanno beneficiato 11,33 milioni di persone, compiendo in anticipo la missione dell’interno anno.

La Cina ha dunque realizzato un buon inizio del periodo di quattordicesimo piano quinquennale. Ovviamente, la situazione generale in cui l’economia cinese presenta una forte resilienza, con un solido slancio a lungo termine, non è certo cambiato. La ripresa stabile dell’economia cinese evidenza così il suo ruolo di "pietra angolare" per l’economia mondiale. Non a caso, un gran numero di aziende estere che hanno investito nei vari settori della Cina ha guadagnato i benefici. Nonostante il mutamento della situazione internazionale, la Cina insiste sempre nel centrare i propri obiettivi, e tutto ciò potrebbe essere considerato il motivo della buona performance dell'economia nazionale, nonché la forza motrice di quest’ultima per superare difficoltà e ottenere dei progressi nella stabilità nel futuro.

Le priorità della Cina

La riunione centrale annuale sull’economia ha sottolineato la necessità di compiere un buon lavoro nei "sei aspetti da stabilizzare" (occupazione, finanza, commercio con l’estero, investimenti esteri, investimenti e lavori pianificati) e nei "sei aspetti da garantire" (occupazione, sostentamento dei cittadini, degli attori del mercato, sicurezza alimentare ed energetica, stabilità della catena di approvvigionamento e della catena industriale e il funzionamento a livello di base). In modo particolare dovrà essere importante garantire l'occupazione, il sostentamento delle persone e degli attori del mercato. Nel corso della riunione si è inoltre parlato dell’importanza di concentrarsi sul mantenimento delle operazioni economiche entro un intervallo ragionevole, sul rafforzamento e sul miglioramento del macrocontrollo, sull'intensificazione dell'adeguamento interciclico delle politiche macroeconomiche e sul miglioramento della pertinenza prospettica del macrocontrollo.

Svolgere in modo corretto questi compiti aiuterà a comprendere le principali contraddizioni e a risolvere i problemi chiave legati all'economia nazionale e al sostentamento delle persone. Si tratta di una garanzia importante grazie alla quale la Cina saprà affrontare i rischi e le sfide attuali e future, e anche di un incentivo affinché per il prossimo anno l'economia mantenga la sua tendenza di miglioramento dal punto di vista quantitativo e qualitativo.

Secondo i dati sull’economia nazionale della prima metà del 2021, pubblicati il 15 luglio dall’Ufficio nazionale cinese di statistica, per quanto riguarda il contributo dato alla crescita economica, sono stati i consumi ad aver svolto la parte del leone. Nella prima metà di quest’anno, il contributo dato alla crescita economica cinese dalla spesa per i consumi finali è stato del 61,7%. Vale la pena ricordare che la ripresa dei consumi è stata leggermente in ritardo rispetto al rimbalzo della produzione industriale e del commercio estero. Gli ultimi dati rilasciati hanno dimostrato che, a giugno, le vendite totali al dettaglio di beni di consumo sono aumentate in Cina del 12,1% su base annua, raggiungendo i 3758,6 miliardi di yuan e superando una precedente stima dell’11% da parte di Reuters. La crescita dei consumi è stata aiutata dai cambiamenti nei dati di sussistenza, come l’occupazione e il reddito: nella prima metà del 2021, il tasso di disoccupazione urbana cinese è stato in media del 5,2%, in calo di 0,2 punti percentuali rispetto al primo trimestre, inferiore al 5,5% dell’obiettivo previsto; i prezzi al consumo sono aumentati moderatamente; il reddito nazionale disponibile pro capite è cresciuto in media del 5,2% in due anni, mantenendosi al passo con la crescita economica.

Neanche la forza trainante dell’import-export va sottovalutata. Nei primi 6 mesi le importazioni e le esportazioni totali della Cina sono aumentate del 27,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, e del 22,8% rispetto allo stesso periodo del 2019, con un tasso di crescita medio biennale di oltre il 10%. Ciò è dovuto principalmente al continuo rimbalzo della domanda interna e alla ripresa della produzione e della domanda di consumo nelle principali economie. Un recente sondaggio del Ministero cinese del Commercio ha mostrato che circa il 40% delle imprese di commercio estero ha visto una crescita su base annua dei nuovi ordini di esportazione.

Uno sguardo al futuro

La continua ripresa degli investimenti, inoltre, e in particolare la rapida crescita degli investimenti in aree precedentemente carenti, ha impresso un forte impulso alla crescita economica del paese. Nella prima metà dell’anno l’investimento nazionale in attività fisse è stato di 25.590 miliardi di RMB, in aumento del 12,6% su base annua, con una crescita media biennale del 4,4%. Tra questi, gli investimenti nelle industrie ad alta tecnologia e gli investimenti nel settore sociale sono cresciuti in media del 14,6% e del 10,7% nel biennio, più velocemente di tutti gli investimenti di circa 10,2 e 6,3 punti percentuali rispettivamente. Si può vedere come il continuo miglioramento della struttura degli investimenti aumenterà ancora di più il potenziale per una maggiore qualità e una maggiore sostenibilità dello sviluppo dell’economia cinese.

Allo stesso tempo, gli investitori stranieri continuano ad essere ottimisti riguardo al mercato cinese. Secondo i dati pubblicati dal Ministero cinese del Commercio, dal gennaio al giugno di quest’anno l’uso effettivo della Cina di investimenti esteri nei settori non finanziari ha raggiunto i 607,84 miliardi di yuan, con un incremento del 28,7% rispetto allo stesso periodo del 2020 e del 27,1% rispetto allo stesso periodo del 2019, prima del Covid-19. Ciò dimostra che l’attrattiva della Cina come destinazione di investimenti globale sta crescendo.

Da questo rapporto economico è facile notare come il popolo cinese sia più disposto a spendere, come la domanda estera di beni cinesi stia gradualmente tornando a livelli pre-epidemici e come gli investitori globali stiano investendo nel mercato cinese con crescente entusiasmo. Queste tre diverse forze lavorano insieme per guidare la costante ripresa economica della Cina. Ciò ha anche dimostrato al mondo il potenziale e la forte resilienza dell’economia cinese.

La Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale hanno entrambi, recentemente, ritoccato al rialzo le previsioni di crescita economica della Cina nel corso di quest’anno. Chiaramente il mercato vede diverse tendenze importanti. Primo: la forza trainante domestica dell’economia cinese è gradualmente aumentata. Nella prima metà dell’anno, il contributo della domanda interna alla crescita economica ha raggiunto l’80,9%, con un aumento di 4,9 punti percentuali rispetto al primo trimestre. Secondo: la fiducia del mercato continua ad aumentare. A giugno di quest’anno l’indice dei responsabili degli acquisti (PMI) della Cina è rimasto in una fascia di forte espansione per 16 mesi consecutivi, e anche gli indici delle attività commerciali non manifatturiere e quello di produzione PMI completo sono in una fascia di forte espansione relativamente alta. Terzo: la continua ripresa dell’economia globale ha fornito una solida base per la crescita della domanda esterna.

Le macropolitiche cinesi, inoltre, continueranno a sostenere l’economia reale, e questo infonderà nuova vitalità al mercato. Anche se nella seconda metà del 2021 continueranno a persistere fattori di instabilità e incertezza, per l’economia cinese, da un punto di vista generale, le opportunità supereranno le difficoltà. Questa tendenza è esattamente ciò che l’economia mondiale, che ha un disperato bisogno di uno slancio di ripresa, sta aspettando. Il rapporto sulle prospettive economiche dell’OCSE, pubblicato a maggio, prevede che quest’anno l’economia mondiale crescerà del 5,8%, 1,58 punti percentuali dei quali saranno dovuti al contributo dell’economia cinese; ciò significa che la crescita della Cina contribuirà per il 27% alla crescita dell’economia mondiale.

Come sottolineato da MRB Partners, importante società internazionale di ricerca macroeconomica in un suo rapporto, grazie a fattori come il forte consumo, "la Cina fornirà un forte sostegno alla crescita globale per il prossimo futuro".

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