"La Russia ruba il grano all'Ucraina". Cosa non torna

Alcune foto satellitari hanno catturato il momento in cui si vedono due navi russe trasportare dei sacchi di rifornimento di grano. L'ipotesi è che provenga dai terreni ucraini

Nave russa che trasporta grano presumibilmente ucraino
Nave russa che trasporta grano presumibilmente ucraino

La "guerra del grano" sta diventando un problema via via sempre più pressante a livello mondiale. L’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell, durante una conferenza del 20 maggio aveva, infatti, dichiarato: “In Ucraina ci sono 20 milioni di tonnellate di grano bloccate dalla guerra di Putin. Ci sono tante navi che non possono lasciare i porti per questo stiamo cercando delle vie alternative per esportare questo grano". Cosa vuol dire?

Cosa sta succedendo e perché la "questione grano" è un problema

Da alcune settimane si parla di crisi alimentare che ha colpito diversi paesi già indeboliti dal conflitto tra Russia e Ucraina. La guerra, infatti, ha determinato un blocco nei trasporti di materie prime; ha causato il crollo dei raccolti in Ucraina; l'aumento dei prezzi delle materie prime e, di conseguenza, l'impoverimento di intere aree.

Paesi come Egitto, Tunisia, Somalia, Laos, Libia - come spiegato su InsideOver - rischiano di esplodere a causa della crisi alimentare, insieme a Stati già fragili come i Paesi del Sahel - cioè la striscia africana che si estende tra il Sahara e la savana - e il Libano. Turchia, Bangladesh e Iran, inoltre, acquistano più del 60% del proprio grano da Russia e Ucraina.

La crisi alimentare potrebbe quindi diventare una crisi sociale e, forse, lo è già diventata. In questo modo non verranno colpiti solo i paesi direttamente coinvolti nel conflitto ma, con effetto domino, potrebbe scaturire un caos economico globale.

Come se tutto questo non fosse sufficiente, secondo la Cnn, sembra che la Russia stia impedendo all'Ucraina di esportare merci dai suoi porti, alimentando i timori di un crollo finanziario. La tv Americana ha riportato le parole di Volodymyr Zelensky durante una conferenza stampa: "La comunità mondiale deve aiutare l'Ucraina a sbloccare i porti marittimi. La Russia ha bloccato quasi tutti i porti e tutte, per così dire, le opportunità marittime per esportare cibo: il nostro grano, orzo, girasole e altro ancora".

Le immagini satellitari

La Cnn ha mostrato un video in cui appaiono le immagini satellitari del porto di Sebastopoli, in Crimea. Dalle foto si vedono due navi russe che caricano quello che si ritiene sia grano ucraino rubato.

Accanto al video caricato, nel sito appare la didascalia: "Le esclusive immagini satellitari della società statunitense Maxar Technologies sembrano mostrare le forze russe che rubano grano dai porti in Ucraina". Questi scatti risalgono al 19 e 21 maggio e mostrano le due navi da trasporto merci "Matros Pozynich" e "Matros Koshka" attraccate. Accanto alle imbarcazioni sono ben visibili dei grandi silos di grano.

Per capire dove fossero dirette, le due navi sono state seguite tramite il sito MarineTraffic, che ne ha identificato il percorso: entrambe hanno prima lasciato il porto e, mentre la Matros Pozynich si è diretta verso il Mar Egeo e quindi presumibilmente verso Beirut, la Matros Koshka si è fermata nel Mar Nero.

Le ipotesi sul grano ucraino e la Russia

Per quanto riguarda i sospetti sul furto, la tv americana dichiara che è ancora difficile stabilire se il grano appartenga davvero all'Ucraina e se sia rubato. Ciò che ha portato a dubitare della sua provenienza è il fatto che la Crimea, annessa alla Russia, produca pochi cereali e dunque è quasi impossibile che quei sacchi siano pieni di grano raccolto in quelle zone. Al contrario, le regioni ucraine di Kherson e Zaporizhzhia sono ricche di colture. Inoltre, pare che alcuni funzionari ucraini abbiano denunciato la scomparsa di alcuni silos rubati dalle forze russe nelle aree occupate.

In ultimo, sembrerebbe che poche settimane fa la Matros Pozynich abbia effettuato un trasporto simile: ha caricato del grano ed è salpata dal Mar Nero per raggiungere il Mediterraneo. Questa tratta è saltata all'occhio perché la nave era diretta in Egitto, ma è stata respinta da alcuni funzionari ucraini ad Alessandria e poi a Beirut, attraccando a Latakia, in Siria. Quella, infatti, è una zona alleata della Russia in quanto, da anni, il Cremlino sostiene il regime di Bashar al-Assad.

Se il furto dovesse rivelarsi reale si andrebbero a confermare le parole del presidente ucraino Zelensky, che in diverse occasioni ha accusato la Russia di "rubare gradualmente" le risorse ucraine per poi rivenderle ad altri Paesi.

Sul sito della Cnn si legge:"La scorsa settimana abbiamo riferito che gli Stati Uniti e gli alleati stanno discutendo su come sviluppare in sicurezza rotte per il trasporto di grano dall'Ucraina tra le preoccupazioni per le forniture alimentari globali. La prova che la Russia sta rubando grano complica solo questi sforzi."

I dubbi

Come già detto, la notizia gira attorno a una congettura di alcuni funzionari ucraini. Dall'altra parte, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in precedenza aveva già definito "fake news" le accuse del furto di merci da parte della Russia. Inoltre, secondo l'agenzia di stampa statale russa Tass, dal primo agosto la Russia - soprattutto nella Repubblica dell'Altaj - potrà offrire 25 milioni di tonnellate di grano per l'esportazione attraverso il porto di Novorossijsk. Difficile capire come Mosca possa esporsi in questo modo se la meteria prima derivasse davvero da un furto.

Il rappresentante russo alle Nazioni Unite, Vasily Nebenzya, ha quindi difeso la posizione del Cremlino: "Le esportazioni di grano dai porti ucraini sono state bloccate a causa delle azioni dell'Ucraina, non della Russia".

La "bomba" lanciata dalla Cnn è ancora tutta da verificare, ma se davvero le ipotesi fossero confermate potrebbero mettere ancora più in difficoltà la Russia.

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