John Dowd, il principale avvocato che difende Donald Trump nel Russiagate, si è dimesso. Lo ha riferito la stampa americana, citando fonti vicine al legale. Dowd era entrato nel team di avvocati del presidente la scorsa estate e, secondo alcune indiscrezioni, avrebbe pensato diverse volte di lasciare l'incarico negli ultimi mesi.
I motivi
Come riferisce il Washington Post, Trump sarebbe stato insoddisfatto del lavoro di Dowd, che a sua volta non avrebbe gradito l'assunzione di nuovi avvocati decisa recentemente dal presidente. Secondo le fonti del New York Times, invece, sarebbe stata una decisione di Dowd, preoccupato dal fatto che Trump continuasse a ignorare i suoi consigli.
Sotto la guida di Dowd, gli avvocati di Trump gli avevano infatti consigliato di collaborare con il procuratore speciale, Robert S. Mueller III, che sta indagando sulle interferenze nel processo elettorale da parte della Russia ma anche della possibile ostruzione alla giustizia da parte del presidente. Trump però ha scelto la linea dell'attacco frontale.
Le reazioni
"John Dowd è stato un membro importante del nostro team legale e continueremo la nostra collaborazione con il procuratore speciale", ha commentato Jay Sekulow, un altro avvocato della squadra che
affianca il presidente. Non è chiaro come si riorganizzerà ora il team legale. Nei giorni scorsi, il presidente ha aggiunto al suo staff un nuovo elemento: si tratta dell'ex procuratore federale Joseph DiGenova.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.