Anche Abramovich nella "lista nera": "Congelati tutti i beni nel Regno Unito"

Congelati i beni nel Regno Unito e vietato l'ingresso nel Paese a 7 oligarchi russi, arriva il ban di Londra. Nella lista anche Roman Abramovich

Anche Abramovich nella "lista nera": "Congelati tutti i beni nel Regno Unito"

Come annunciato, alla fine il Regno Unito ha provveduto a congelare i beni, oltre che a imporre il divieto di spostamento, a ben 7 "oligarchi russi". Si tratta di alcune delle sanzioni che sono state messe a punto come risposta all'operazione militare condotta dalla Russia in Ucraina, e fra le varie persone colpite c'è anche l'ex patron del Chelsea, Roman Abramovich.

"Le sanzioni di oggi mostrano ancora una volta che gli oligarchi e i cleptocrati non hanno posto nella nostra economia o nella nostra società. Con i loro stretti legami con Putin, si rendono complici della sua aggressione", si legge nel comunicato emanato dal ministro degli Esteri, Liz Truss. Insomma, il governo della Gran Bretagna procede spedito, mettendo nel mirino tutti gli individui presenti nella sua lista. A queste persone non saranno soltanto congelati i beni posseduti nel Regno Unito, ma sarà addirittura vietato l'ingresso nel Paese. Non solo. Nessun cittadino o azienda del Regno Unito potrà portare avanti degli affari con loro. Un ban in piena regola.

A finire nella lista, non soltanto l'imprenditore e politico russo Roman Abramovich, che ha deciso di vendere il Chelsea dopo l'annuncio delle sanzioni del Regno Unito, ma anche il cosiddetto 're dell'alluminio', Oleg Deripaska, che detiene partecipazioni in En+ Group, Igor Sechin, amministratore delegato di Rosneft, Andrey Kostin, presidente della banca Vtb, Aleksej Miller, ad di Gazprom, Nikolai Tokarev, presidente della compagnia di oleodotti di proprietà statale russa Transneft, e Dmitrj Lebedev, presidente del Consiglio di amministrazione della Rossija Bank

Il governo del Regno Unito mira a colpire tutti quei cittadini russi che sono in possesso di un patrimonio netto collettivo di circa 15 miliardi di sterline, così da isolare il presidente Vladimir Putin. "Non possono esserci rifugi sicuri per coloro che hanno sostenuto il feroce assalto di Putin all'Ucraina.

Le sanzioni di oggi sono l'ultimo passo nel sostegno incrollabile del Regno Unito al popolo ucraino", è quanto dichiarato dal primo ministro Boris Johnson. "Il sangue del popolo ucraino è nelle loro mani, dovrebbero chinare la testa per la vergogna", ha affermato il ministro degli Esteri Liz Truss.

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