Schiave sessuali messe all'asta: Isis vende bambine vergini su Whatsapp

Sui cellulari dei terroristi scorrono le offerte di vendita di schiave sessuali vergini a 9mila dollari l'una. L'orrore dell'Isis

Schiave sessuali messe all'asta: Isis vende bambine vergini su Whatsapp

L'orrore dell'Isis corre ancora sfruttando i mezzi della tecnologia. Questa volta è il servizio di messaggistica Whatsapp ad essere utilizzato per vendere schiave sessuali vergini al prezzo di 9mila dollari l'una. Un mercato dell'orrore.

I messaggi dell'Isis su Whatsapp

La ragazza è descritta come bella, Yazidi e laboriosa. L'asta parte da 9mila dollari. Ed è la nuova frontiera di guadagno per i terroristi, che cominciano a vendere i bambini rapiti durante le rappreseglie contro la popolazione non musulmana delle zone sotto il controllo del Califfato. Il testo che si vede nella foto (guarda la foto) rappresenta una bimba di 11 anni della minoranza Yazidi.

Il racconto dell'uomo che salva le schiave

A raccontare il mercato sessuale su whatsapp è stata la Cnn, che ha intervistato un uomo che si è impegnato a salvare le donne yazidi dalla prigionia dell'Isis. Abdullah Shrem ha salvato 240 ragazze vendute come schiave del sesso. E non è intenzonato a fermarsi.

La critica all'Europa

Secondo Sharem, l'Europa sta facendo troppo poco nella lotta contro l'Isis. E attacca la poca iondignazione dell'Occidente alla notizia che 5mila ragazze Yazidi fossero state rapite dai miliaziani del Califfo. "Se fossero stati violentati 50 europei, l'Europa avrebbe taciuto - ha detto - Ovviamente no.

Le operazioni sarebbero state avviate, e avrebbero fatto di tutto per salvarli. Ma quando 5000 yazidi sono state violentate e bambini trasformati in bombe viventi, nessuno ha fatto niente. Siamo abbandonati.

Di pochi giorni fa la notizia che l'Isis avrebbe iniziato a vendere schiave sessuali su Facebook

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica