Guidata da Deng Xiaoping, sul finire degli anni Settanta la Cina diede il via all’apertura delle prime Zone Economiche Speciali (ZES), aree urbane caratterizzate da una legislazione specifica,
finalizzata ad attrarre investimenti stranieri. Le prime aperture riguardarono le metropoli di Shenzhen, Zhuhai, Shantou e Xiamen. Nel corso degli anni Ottanta il governo autorizzò l’apertura di altre ZES. Tra queste, nell’aprile del 1988, quella dell’isola di Hainan, la provincia più meridionale del Paese. Affacciata sul Mar Cinese Meridionale, tra il Golfo del Tonchino e le Isole Xisha (Paracel), Hainan, grazie anche alle innovazioni introdotte a partire dalla fine del 2009, è ormai una delle più note mete turistiche dell’intera regione Asia-Pacifico, conosciuta in particolare per la frequentatissima località balneare di Sanya. Il clima tropicale e i moderni servizi dedicati ai visitatori la rendono una destinazione ideale per chiunque voglia godersi sole, mare e relax durante l’anno. Hainan, tuttavia, non è solo conosciuta per le sue spiagge e il suo mare ma vanta anche una biodiversità quasi unica al mondo, con foreste pluviali incontaminate, sorgenti geotermiche naturali e 500 specie di vertebrati terrestri, tra cui 37 tipi di anfibi, 104 di rettili, 344 di volatili e 82 varietà di mammiferi.
L’apertura della Zona Economica Speciale, a tutt’oggi la più estesa del Paese, ha cambiato radicalmente il tenore di vita dei circa 10 milioni di abitanti dell’isola, tra i quali ci sono non solo i cittadini di etnia Han ma anche quelli appartenenti alle minoranze Li, Zhuang, Miao e Hui. Nei trent’anni compresi tra il 1987 e il 2017, il PIL della provincia di Hainan è cresciuto passando da 5,728 a 446,25 miliardi di RMB, il reddito pro-capite disponibile delle aree urbane è aumentato di 30,6 volte, da 986 a 30.817 RMB, e quello delle aree rurali è incrementato di 24,3 volte, da 502 a 12.902 RMB. Il dato degli investimenti in capitale fisso, in primis strutture e infrastrutture, spiega tutto: nello stesso periodo gli investimenti sono aumentati di 256,5 volte, passando da 1,60 a 412,54 miliardi di RMB.
L'importanza delle ZES
A seguito della riorganizzazione delle Zone Economiche Speciali avviata nel 2013 con l’apertura della Zona Pilota di Libero Scambio di Shanghai, per Hainan il governo ha pensato ad un’azione sinergica unica tra il sistema di Zona di Libero Scambio e quello di Porto di Libero Scambio, concentrati nel capoluogo Haikou. Inaugurato nell’aprile 2018, il nuovo meccanismo legislativo ha stabilito subito importanti novità. Come sintetizzato da FDI China, le aliquote fiscali sono state ridotte e si articolano in un ventaglio del 9-15%, le tasse di importazione
sino al trasferimento merci fuori dal magazzino sono state eliminate, il cambio per le principali valute è gratuito e non prevede costi di commissione, lo sdoganamento avviene in tempi rapidi e con modalità snelle, sono disponibili nelle vicinanze un hub di trasporto, diversi fornitori di servizi pick and pack (imballaggio) e molti servizi logistici tra cui poter scegliere, ed il rimborso dell’IVA è diventato più rapido che in passato. I risultati sono tangibili. Durante la visita di Xi Jinping dello scorso 13 aprile, proprio in occasione del quarto anniversario del lancio
della Zona e del Porto di Libero Scambio, le autorità locali hanno comunicato che nel 2021 il volume di investimenti esteri attivi nell’isola aveva raggiunto i 3,52 miliardi di dollari, in aumento del 16,2% rispetto al 2020, mentre il volume del commercio estero ha toccato quota 23,2 miliardi di dollari, in crescita del 57,7% in relazione al 2020.
Ampliando il quadro agli ultimi quattro anni, Hainan ha visto crescere di quasi il 75% il suo volume di scambi nel commercio estero, ha coinvolto oltre 420.000 lavoratori qualificati mentre gli investimenti in Ricerca & Sviluppo sono aumentati mediamente del 19,8% ogni anno. Due giorni prima della visita di Xi, la città di Haikou aveva siglato 36 progetti per un totale di investimenti pianificati superiore ai 13 miliardi di yuan (2 miliardi di dollari) e sono soltanto la prima parte dei progetti su larga scala annunciati per quest’anno... Tra questi, se ne prevedono ben 21 nel settore farmaceutico per un totale di 6,6 miliardi di yuan (1,01 miliardi di dollari).
L'autore, Fabio Parenti, Foreign Associate Professor di Economica Politica Internazionale alla CFAU, membro del think tank CCERRI, Zhengzhou, e di EURISPES, Laboratorio BRICS, Roma
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Se avete a portata di mano una mappa della Cina, potrete vedere un territorio di forma ovale, separato dal limite meridionale del continente cinese da uno stretto. E’ l’isola di Hainan, la Provincia più giovane del Paese. Qualcuno ha paragonato la Cina ad un gallo, e le due isole, Taiwan e Hainan, ai piedi del gallo: il piede alzato è Taiwan e quello poggiato è Hainan. Secondo un’altra similitudine l’isola di Hainan è come una fenice d’oro con le ali spiegate che si erge sulle onde sconfinate del Mar meridionale cinese. Hainan fu chiamata nell’antichità “Zhuya” e “Qiongzhou” che significano rispettivamente “perla” e “giada”, giacché quest’isola è sempre stata considerata una giada e vista dall’aereo, raffigura effettivamente una giada verde che galleggia sopra un mare azzurro.
Hainan si estende su una superficie di circa 34mila kmq, con una popolazione di 10 milioni e 80 mila abitanti, composta dalle etnie Han, Li, Hui, Miao e Zhuang. Qui è sempre estate, le piante fioriscono in tutte le stagioni e anche d’inverno l’aria è tiepida e profuma di fiori. Il capoluogo della Provincia è la città di Haikou.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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