Beijing si è impegnata ad accelerare la costruzione di un porto di libero scambio nella provincia di Hainan, nella Cina meridionale, come parte degli sforzi compiuti per promuovere le riforme e l’apertura dell’isola. L’8 gennaio 2020 il governo cinese ha convocato una conferenza stampa, nel corso della quale ha illustrato in modo dettagliato il Piano generale per la costruzione del porto di libero scambio di Hainan, lanciando un chiaro segnale: nel contesto caratterizzato dalla recessione economica globale innescata dalla pandemia, da correnti avverse alla globalizzazione e da una crescente tendenza al protezionismo, la Cina procederà secondo il ritmo prestabilito, continuando a dare impulso a un’apertura qualificata verso l’estero, sostenendo il multilateralismo e la globalizzazione economica. Sono stati resi noti gli importanti obiettivi fissati per le due fasi costruzione del porto.
La formula "6+1+4"
Nella prima fase, che si chiuderà entro il 2025, sarà avviata nell’intera isola l’operazione di deposito delle merci importate, che saranno provvisoriamente esenti da imposte, e ci si concentrerà su liberalizzazione e facilitazione degli investimenti. La seconda fase, che si chiuderà entro il 2035, vedrà l’ulteriore miglioramento delle politiche di apertura e di tutto l’ecosistema ad esse correlato. Nonostante l’impatto della pandemia, il grado di apertura della Cina aumenterà, e con la costruzione di un porto di libero scambio a Hainan si vuole mostrare universalmente e con azioni concrete che la liberalizzazione e la facilitazione degli scambi e degli investimenti vengono rafforzate, dando impulso a una cooperazione globale aperta.
È prevedibile che la costruzione del porto ad Hainan migliorerà l’appeal del mercato cinese, offrirà alle imprese multinazionali maggiori opportunità di sviluppo e darà più slancio alla crescita dell’economia mondiale. Per bocca del responsabile della Commissione statale cinese per lo sviluppo e le riforme, durante una conferenza stampa tenuta l’8 giugno dallo State Council Information Office (SCIO, Ufficio d’informazione del Consiglio di Stato cinese), il disegno istituzionale alla base dell’edificazione del porto può essere riassunto attraverso la formula "6+1+4".
Il numero "6" si riferisce ai seguenti sei temi: libertà e facilitazione del commercio, investimenti, flusso di capitali transfrontalieri, spostamento delle persone, trasporto e sicurezza dei dati. Il numero "1" rappresenta, invece, l’istituzione di un moderno sistema industriale. Il numero "4", infine, si riferisce alla necessità di rafforzare l’istituzione del sistema delle entrate fiscali, la governance sociale, l’amministrazione secondo le leggi e la prevenzione e il controllo dei rischi.
Il porto di libero scambio di Hainan
Il viceministro delle Finanze cinese Zou Jiayi durante la conferenza stampa ha affermato che sulle merci importate e acquistate dai residenti dell’isola sarà attuata una gestione a "tariffa zero", che consentirà ai residenti di comprare esentasse. Il governatore della provincia di Hainan, Shen Xiaoming, ha confermato che il Piano generale per la costruzione del porto di libero scambio di Hainan prevede che i residenti locali possano acquistare una parte di prodotti importati per uso quotidiano esenti da imposte, (con prezzi quindi molto inferiori a quelli fissati al di fuori dell’area portuale: uno dei vantaggi per i cittadini di Hainan dato dalla presenza del porto).
Anche il presidente della Repubblica Popolare Cinese Xi Jinping aveva dato di recente indicazioni sulla costruzione di questa area portuale di libero scambio, sottolineando che per il governo centrale ciò ha una valenza strategica, alla luce della situazione generale nazionale e internazionale, e mira a promuovere lo sviluppo innovativo del socialismo con caratteristiche cinesi, rappresentando peraltro un evento rilevante nel processo di "riforma e apertura della Cina nella nuova era".
Occorre, ha detto il Presidente Xi, continuare ad assegnare al Partito un ruolo di leadership, nel mantenimento di un sistema socialista con caratteristiche cinesi, ma adeguandosi alle regole economiche e commerciali internazionali, promuovendo la circolazione libera e conveniente dei fattori produttivi e costruendo un porto di libero scambio di qualità e standard elevati. Inoltre, va data priorità ad un’innovazione integrata del sistema, pensando in maniera creativa verso innovazioni coraggiose, procedendo per gradi, un progetto dopo l’altro, stabilmente e costantemente. Ed avendo come riferimento il lungo termine.
Le sei parole chiave del Porto di libero scambio di Hainan
1. Libertà - Facilitazione degli investimenti che non dovranno più ricevere necessariamente l’autorizzazione del governo.
2. Dazi doganali - In accordo a quanto indicato dalle politiche di favore, sono previsti dazi zero.
3. Posizione - Complementarità con Hong Kong e connessione con la Grande Baia di Guangdong-Hong Kong-Macao. La Cina farà di Hainan una zona di libero scambio di primo livello mondiale.
4. Vantaggio - Facilitazione per il flusso dei capitali transnazionali.
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6. Ecologia - Il tasso di buona qualità dell’aria sarà superiore al 98,3% per tutto l’anno
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