Lo scisma interno alla Chiesa ortodossa nasconde una motivazione di carattere geopolitico. Vladimir Putin, che ha sempre guardato alla Chiesa di Mosca come a un baluardo posto in difesa della civiltà occidentale, è in qualche modo costretto ad assistere alla divisione di un fronte che, magari, avrebbe voluto tenere unito.
A sottolineare le ragioni che si nascondono dietro la mossa del patriarca Bartolomeo è stata l'edizione odierna di Libero. C'è già il nome di chi sarà deputato a reggere la nuova Chiesa ortodossa ucraina. Si tratta di un primate davvero giovane: Epifanio Dumenko ha meno di quarant'anni. Non è sfuggito neppure che, durante il cerimoniale, quello che ha di fatto sancito l'autonomia di Kiev da Mosca, fosse presente il premier ucraino Petro Poroshenko che, da par suo, ha sposato, anche attraverso dichiarazioni pubbliche, la causa di questa separazione.
In questa districata vicenda, differenziazioni confessionali, vecchie ruggini, questioni di confine, fronti di guerra e opportunità politiche si intrecciano, con l'effetto di provare - non sembra ci si possa spingere altrove - a rendere meno convincente il ruolo che il leader russo sta cercando di esercitare nel contesto politico euro - asiatico: quello di difensore assoluto del cristianesimo.
Poroshenko, posta l'interpretazione dello scisma secondo questa chiave, pare ben contento di vedere un Putin parzialmente depotenziato. Certo è che il patriarca Bartolomeo, che ha promosso la separazione da Costantinopoli, ha fatto capire di guardare con interesse allo scenario politico ucraino. Tanto che ha parlato di quanto accaduto, definendolo un "sacro dono di emancipazione, indipendenza e auto-governo che libera Kiev da ogni influenza e intervento esterno". Come a dire che "liberando" gli ortodossi ucraini, si contribuisce pure alla autonomizzazione dell'Ucraina.
Questa nuova sintonia, quella tra Bartolomeo e Poroshenko, celerebbe un dispetto fatto al
presidente della Federazione Russa. Putin, ma questo è noto, continuerà a poter contare sul sostegno del patriarca Kirill, che continua a dirsi contrariatissimo dal nuovo scenario riguardante la Chiesa ortodossa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.