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Siria, dura reazione del Cremlino: Onu prenda provvedimenti contro Usa

Il Cremlino ha condannato duramente le azioni occidentali in Siria. Putin chiede convocazione urgente del Consiglio di Sicurezza dell'Onu.

Siria, dura reazione del Cremlino: Onu prenda provvedimenti contro Usa

A seguito del bombardamento in Siria, la reazione di condanna da parte del Cremlino non ha tardato ad arrivare. Putin lascia a Tass il compito di esprimere tutto il suo disappunto per l'accaduto, e chiede una immediata convocazione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per discutere dell'accaduto. "L'attuale escalation della situazione in tutta la Siria sta avendo un impatto devastante su tutto il sistema delle relazioni internazionali, e la storia metterà ogni cosa al suo posto, ed è già posta alla pesante responsabilità di Washington per la strage in Jugoslavia, Iraq e Libia".

Intanto il canale Rossiya 24, notiziario generalista russo, comunica delle consultazioni in corso tra il ministro della Difesa Sergey Shoygu e lo stesso presidente Putin.

Prima, durante la mattinata, la prima reazione ufficiale è stata espressa dal portavoce del ministero degli Esteri della Federazione Russa, Maria Zakharova, la quale ha pubblicato un post su Facebook in cui esprime la sua vicinanza al popolo siriano, e non manca di muovere l'ennesimo attacco a Washington: "Dietro tutto questo c'è chi rivendica la leadership morale in questo mondo, dichiara la sua esclusività". "Sarà davvero eccezionale quel momento in cui la Siria avrà la possibilità di un futuro pacifico, e la sua capitale ne gioverà".

La Zakharova, altresì, insiste sulle fake news prodotte da Washington per giustificare tutte le guerre messe in atto dagli Usa:"La Casa Bianca ha affermato che la veridicità dell'attacco chimico di Damasco si basa su "media, resoconti di sintomi, video e foto, nonché su informazioni credibili". Dopo questa dichiarazione, gli Stati Uniti e altri media occidentali dovrebbero comprendere la loro responsabilità nell'incidente. 15 anni fa, la Casa Bianca utilizzava una provetta e il suo Segretario di Stato, ora Washington usa i media invece di una provetta".

Anche l'ambasciata russa a Washington ha espresso forti dichiarazioni

contro l'avvenuto: "Insultare il presidente della Russia è inammissibile ed inaccettabile". "Gli Usa, che detengono il maggiore arsenale di armi chimiche al mondo, non possono fare la morale agli altri Paesi".

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