Siria, Lavrov: "Gli Usa non otterranno cambio di regime"

Lavrov al termine del vertice trilaterale Russia-Iran-Siria: "L’attacco americano alla base aerea siriana sta minando gli sforzi di pace, i tentativi di ottenere un cambio di regime in Siria non avranno successo"

Siria, Lavrov: "Gli Usa non otterranno cambio di regime"

A Mosca si è svolto un vertice trilaterale tra Russia, Iran e Siria. Al termine dell'incontro il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ha sottolineato che l’attacco americano alla base aerea siriana sta minando gli sforzi di pace, ed ha messo in chiaro che i tentativi di ottenere un cambio di regime in Siria non avranno successo. "Questa azione aggressiva - ​ha sottolineato il capo della diplomazia di Mosca - è chiaramente rivolta a minare il processo previsto dalla risoluzione del consiglio di sicurezza Onu presa all’unanimità e che presuppone che solo il popolo siriano deciderà del futuro di Assad". A suo dire il raid Usa mira "di nuovo a trovare una scusa per un cambio di regime. Questi tentativi falliranno, questo non accadrà".

A seguito della riunione con gli omologhi iraniano, Mohammad Javad Zarif, e siriano, Walid al-Moallem, il ministro Lavrov ha sottolineato la ferma posizione della Russia: "Confermiamo le nostre posizioni e siamo unanimi nel dire che l'attacco è stato un atto di aggressione, che ha violato gravemente il diritto internazionale e la Carta delle Nazioni unite" . I tre Paesi, ha aggiunto, chiedono che gli Usa e i loro alleati rispettino la sovranità siriana e non incorrano in azioni che "possano avere gravi conseguenze per la sicurezza, non solo regionale ma anche globale".

Intanto una potenza occidentale torna ada attaccare Assad, che ieri ha definito "una storia inventata al 100%" la notizia di un attacco con armi chimiche da parte delle proprie forze armate.

Il ministro degli esteri francese, Jean-Marc Ayrault, sottoliea che Assad ha dato prova "del 100% di menzogna, propaganda, crudeltà e cinismo. Ho appreso dell’intervista di Assad con profonda tristezza - ha aggiunto - e una grande costernazione. La realtà è quella di 300 mila morti e un paese distrutto".

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