Siria, la Russia avrebbe inviato 50 missili SS-21 Tochka

Il Cremlino non conferma né smentisce. Sarebbe la più grande fornitura missilistica mai avvenuta tra Siria e Russia

Siria, la Russia avrebbe inviato 50 missili SS-21 Tochka

La Russia avrebbe inviato in Siria 50 sistemi balistici tattici SS-21 Tochka, per quella che, secondo Fox News, sarebbe la più grande fornitura missilistica mai avvenuta tra i due paesi. Secondo gli Usa, i missili avrebbero raggiunto il porto di Tartus due giorni fa.

È impossibile stabilire la versione del sistema d’arma a corto raggio che sarebbe giunta in Siria. Il Cremlino, pochi minuti fa, non ha smentito ne confermato la possibile fornitura SS-21.

Non possiamo commentare queste indiscrezioni – ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov – non possiedo queste informazioni.

Il missile SS-21 Tochka

Il missile a corto raggio SS-21 Tochka, designazione Nato Scarab, è il successore del sistema 9K52 Luna-M/Frog-7. Entrato in servizio nel 1975, il missile 9K79 Tochka utilizza un sistema di navigazione inerziale che corregge la traiettoria del razzo grazie a giroscopi interni e sensori di movimento. La seconda versione Tochka-U/ Scarab-B, entrata in servizio nel 1989, è in grado di colpire bersagli ad una distanza massima di 120 chilometri con una Cep, o probabilità di errore circolare di 90 metri. Implementa un sistema di guida GPS e radar nella fase terminale. L’ultima versione, Scarab-C, dovrebbe avere un’autonomia di 170 chilometri con una Cep di 70 metri. Pronto al lancio in quindici minuti, ne richiede altri venti per la fase di ricarica.

Teoricamente, un missile Tochka è equipaggiato con una testata convenzionale da 264 chili di esplosivo ad alto potenziale o fino a 50 munizioni a grappolo. L’SS-21 può essere riconfigurato per ospitare una testata nucleare tattica AA-60, con potenza scalare compresa tra i dieci ed i sessanta kilotoni e chimica. Tutte le brigate missilistiche russe equipaggiate con il Tochka, saranno riconvertite con il più moderno e preciso Iskander-M. Reggimenti missilistici Iskander sono stati schierati a Kaliningrad, enclave russa tra Polonia e Lituania con accesso diretto al mar Baltico, in risposta all’espansione della NATO ed all’imminente entrata in servizio dello scudo di difesa missilistica degli Stati Uniti in Europa.

I missili Iskander-M in Siria

I sistemi balistici ad alta precisione con capacità nucleare ed ottimizzati per l’utilizzo a distanza ravvicinata, sono schierati nella base aerea di Hmeimim, in Siria. Lo scorso dicembre, sono stati identificati due lanciatori e fino a sei missili sotto le reti mimetiche. I due missili possono essere lanciati in 16 minuti ed in quattro minuti in caso di prontezza operativa. Il secondo missile può essere lanciato in meno di 50 secondi. È quasi impossibile anticipare il lancio di un missile Iskander-M a causa della mobilità del sistema. La prima indiscrezione sulla presenza Iskander risale al 20 marzo scorso, quando i satelliti della Airbus Defence and Space identificarono i sistemi d’arma. Una settimana dopo, il canale russo Zvezda TV effettuò uno speciale dalla base di Hmeimim: sullo sfondo erano chiaramente visibili due TEL (transporter erector launcher).

La versione interna o M ha una gittata massima dichiarata di 480 km, in fase di test la possibilità di estendere il raggio ben oltre i 500 km, con una Cep di dieci metri. Il sistema di navigazione indipendente non è influenzato dalle condizioni climatiche avverse. Capace di una velocità massima di 7mila km/h, l’Iskander nella fase terminale del volo si affida ad una guida optoelettronica, compiendo brusche manovre per eludere le difese aeree e rilasciando esche per ingannare i radar nemici.

La Russia ha considerato la possibilità di fornire i missili Iskander alle truppe regolari siriane, ma si è astenuta dal

procedere a causa delle preoccupazioni di Israele. E’ impossibile stabilire la variante Iskander schierata che potrebbe essere sia balistica che da crociera. Tutti i sistemi Iskander in Siria sono gestiti dal personale russo.

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