Più di 2500 le vittime in Nepal. "Quattro speleologi italiani dispersi"

Il bilancio dei morti continua a salire. Secondo le guide diversi cadaveri sono stati portati via dall'Everest. Stanno bene i fratelli fiorentini dati per scomparsi

I corpi di alcune delle persone morte nel terremoto in Nepal
I corpi di alcune delle persone morte nel terremoto in Nepal

Durante la notte il bilancio è salito ancora, a segnalare che i numeri delle vittime del terremoto del Nepal non sono affatti definitivi e a ricordare che ancora molti sono quelli che mancano all'appello dopo l'evento sismico che ha devastato il Paese, colpendo anche le vicine India, Tibet e Bangladesh.

Moltissimi gli edifici crollati a Kathmandu, la capitale, e nelle vallate vicine. Tanti i danni al patrimonio archeologico, il più grave alla torre Dharahara, il simbolo della città ridotto in un cumulo di macerie. Ma ancora di più sono le persone rimaste senza vita. Almeno 2500, secondo l'ultimo bilancio ufficiale del governo, che parla anche di 6.237 feriti, mentre il Nepal ha dichiarato lo stato di calamità.

Mentre le operazioni di soccorso continuano, sono le Nazioni Unite a fornire un altro numero, quello delle persone coinvolte nel sisma di magnitudo 7.9 che ha colpito il Paese asiatico. Un dato impressionante: 6,6 milioni di persone stanno affrontando il giorno dopo, al termine di una notte di scosse d'assestamento, e l'Onu si prepara ad assistere le istituzioni: "Saranno fatti tutti gli sforzi per gli aiuti".

E intanto una nuova scossa si è fatta sentire questa mattina, raggiungendo i 6.7 gradi di magnitudo, intorno alle nove del mattino italiane e provocando una nuova valanga sul campo base dell'Everest.

Non c'è nessun connazionale tra le vittime in Nepal. La Farnesina ha finora rintracciato trecento persone, che risultano tutte in salvo. Stanno bene anche Daniel ed Elia Lituani, 25 e 22 anni, che la famiglia, fiorentina, aveva dato per dispersi. Non si trovano però quattro speleologi italiani in missione a Langtang, dove si è abbattuta una valanga.

Il terremoto nepalese non ha risparmiato nemmeno i campi sparsi tra le pendici dell'Everest e la cima, affollati di scalatori. Molti, ferite in modo grave, sono stati evacuati durante la notte in elicottero.

E sarebbero ventidue i cadaveri portati via, travolti dalle valanghe provocate dalle scosse, mentre 217 risultato disperse.

Il terremoto non ha risparmiato neppure i Paesi confinanti, comunque colpiti in misura minore. Vittime ci sono state in India, più di sessanta, in Tibet e nel Bangladesh.

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