In Spagna resta lo stallo: il Paese è senza maggioranza di governo anche dopo il secondo voto dell'anno, che registra un exploit dell'ultradestra. La sinistra arretra ma il partito socialista tiene; la destra avanza con i Popolari che mirano a una ventina di deputati in più (85 seggi) ma soprattutto Vox conferma i sondaggi e festeggia un exploit con cui raddoppia i seggi in Parlamento e diventa la terza forza del Paese. Questo lo scenario fornito dalle urne delle elezioni generali, le quarte in quattro anni, con i due terzi dei voti scrutinati. Il blocco di destra esce con un leggero vantaggio, seppur azzoppato dal tracollo di Ciudadanos che dagli attuali 57 seggi si fermerebbe a 10, ma ancora lontano dai 176 seggi richiesti per avere la maggioranza in aula.
Decisivo sarà l'apporto di Vox dato a circa 50 seggi, più del doppio degli attuali (24). In Andalusia il parito di Santiago Abascal supera i popolari e diventa seconda forza. Il premier uscente, Pedro Sanchez, che aveva convocato il voto forte del successo alle europee dello scorso maggio quando ottenne il 32,86% delle preferenze, esce indebolito. Nei numeri e nel potere negoziale per tentare di formare una nuova maggioranza, cercando una obbligata alleanza con Podemos che dagli attuali 43 seggi passa a 35. E non è riuscito nemmeno a convincere gli spagnoli a recarsi alle urne "per non consegnare il Paese alla destra" con un'affluenza intorno al 69% in calo di sei punti. I socialisti seguono lo scrutinio in silenzio stampa confidando "in dati che dovrebbero dare 130 seggi al Partito". "Alla luce delle previsioni che abbiamo visto finora, sembra che gli spagnoli sappiano che l'alternativa a Pedro Sànchez è Pablo Casado.
E vista la perdita di seggi nel Psoe, Sanchez dovrebbe iniziare a pensare di andarsene", ha commentato il segretario generale del Partito popolare (Pp) Teodoro Garcìa Egea. "Il risultato delle elezioni ci conferma alternativa patriottica degli spagnoli", celebra Jorge Buxadè di Vox. Sarà resa dei conti all'interno di Ciudadonos, la formazione di estrema, apparentemente prosciugata da Vox.
Il "numero due" del movimento, Josè Manuel Villegas, riconosce che "gli exit poll non sono buoni" e spera che "il risultato sia migliore". Assicura comunque che "tutti i voti di Ciudadanos saranno disponibili per mettere in marcia la Spagna". A suo avviso, il problema principale nel Paese è la paralisi politica e Cs lavorerà per risolverla.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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