È sempre più difficile comprendere cosa stia accadendo in Ucraina. La posta in gioco è alta. Gli interessi politici e economici altissimi. I filorussi hanno conquistato Debaltsevo, lanciando nelle ore antecedenti il cessate il fuoco un'offensiva clamorosa. Non si sa ancora quanti uomini dell'esercito ucraino siano sopravvissuti all'attacco. Poroshenko parla dell'80%, ma questa percentuale non è verificabile, dato che non si sa quanti siano realmente i soldati impiegati in quella città.
Come scrive il New York Times - raccogliendo le parole di un soldato che vuole rimanere anonimo ma che dice di essere un sergente e di chiamarsi Volodomyr - nella battaglia di Debaltsevo l'esercito ucraino è sempre stato in difficoltà: "Sono mancati molti mezzi, e solo pochi sono arrivati".
Il New York Times fa giustamente notare come non si riesca a comprendere perché Poroshenko abbia ordinato ai soldati ucraini di combattere fino alla fine e di rifiutarsi di cedere la città nonostante la sorte di Debaltsevo fosse ormai decisa. Samuel Charap, professore a Washington, si è chiesto: "A cosa diavolo sta pensando Poroshenko?".
Come spesso accade in queste cose, non è dato saperlo. Certo è che in Ucraina si sta cercando di far salire il più possibile la tensione. Un esempio: lo scorso dicembre il senatore americano James Inhofe ha mostrato una foto di soldati russi nei carriarmati. Bandiere russe e montagne sullo sfondo. Una prova inequivocabile: i russi starebbero realmente combattendo in Ucraina. Sarebbe stata, questa, la prova regina contro Putin. La prova che avrebbe permesso l'intervento Nato.
Ma la foto portata dal senatore americano ha un "piccolo" problema: è stata scattata in Georgia. Nel 2008.Nel frattempo, l'Unione europea ha promesso che invierà blindati e fornirà immagini satellitari per monitorare il cessate il fuoco in Ucraina.
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