Gli Stati Uniti hanno schierato per la prima volta in Israele un sistema di Difesa d'area terminale ad alta quota o Thaad. Lo schieramento è temporaneo e, secondo quanto sottolineato dal Comando Europeo degli Stati Uniti, non è correlato agli attuali sviluppi nella regione. La batteria Thaad, attualmente nella base aerea di Nevatim prima di essere trasferita in un sito segreto, non sarà integrata in modo permanente nello scudo di difesa antimissile israeliano.
Stati Uniti: Terminal High Altitude Area Defense
Come funziona il radar AN-TPY-2
Nessuno sistema missilistico di difesa assicura una schermatura completa. Sono asset concepiti per ridurre la percentuale dei missili in entrata e per garantire la rappresaglia. Il Kinetic Kill del Terminal High Altitude Area Defense o Thaad, è ritenuto in grado di distruggere un missile balistico a medio e corto raggio grazie all’energia cinetica da impatto. Non è mai stato utilizzato in combattimento. Una batteria Thaad può includere fino a nove lanciatori, ciascuno con otto intercettori pronti al lancio. Il raggio di intercettazione è di 200 km ad un'altitudine operativa di 150 km ed una velocità massima di Mach 8.24. Il suo raggio di intercettazione è di 120°: un sottomarino, concettualmente, potrebbe lanciare il suo carico da qualsiasi direzione. Per farla breve: radar e lanciatori non possono intercettare una minaccia proveniente da una raggio diverso da quello preimpostato. Dovranno essere nuovamente riposizionati. Quando il radar AN-TPY-2 della Raytheon rileva un missile, acquisisce, traccia e discrimina il grado della minaccia. In modalità avanzata, il radar è posizionato a ridosso di un territorio ostile per acquisire i missili balistici nella fase di salita, subito dopo il lancio. Quando l'An / Tpy-2 viene impiegato in modalità terminale il radar rileva, acquisisce, traccia e discrimina i missili balistici nella fase di discesa. Mentre nella modalità avanzata, il radar passa le informazioni critiche al Command and Control Battle Management, in quella terminale si attivano direttamente gli intercettori. Quando incorporato in un’architettura di difesa, il Thaad incrementa la possibilità di intercettare i missili in entrata (parliamo sempre di una manciata di missili). Ogni singolo intercettore del Terminal High Altitude Area Defense costa mediamente 11 milioni di dollari, rispetto ai 2,5/4 milioni del Patriot. Il reale vantaggio del Thaad è il radar interoperabile An-Tpy-2 e la sua capacità comando e controllo C2 Bmc (Battle Management, and Communications System) delle minacce in arrivo per la migliore soluzione di tiro: Pac-3 Mse, Pac-3, Pac-2, Thaad. L’implementazione momentanea del sistema è quindi legata alle capacità del radar An-Tpy-2, poiché in grado di rilevare, classificare e tracciare i missili balistici diretti contro Israele. Un’architettura di difesa missilistica avanzata quindi, simile all’Aegis Ashore in Europa. Il Thaad è concepito per intercettare una manciata di missili in arrivo, non per contrastarne centinaia in fase terminale.
Lo scudo missilistico di Israele
Sistema antimissile a corto raggio Iron Dome
Il sistema mobile Iron Dome della Rafael è operativo dal 2011. E' concepito per proteggere le aree urbane contro le minacce a corto raggio come razzi e proiettili di artiglieria. Il sistema di solito lancia una coppia di intercettori Tamir (per prevenire errori o malfunzionamenti) soltanto se reputa la minaccia in grado di colpire una zona abitata. Ogni lanciatore è equipaggiato con venti missili. L'Iron Dome ha la capacità di intercettare tutte le minacce a corto raggio ad una distanza massima stimata di 70 km ed in tutte le condizioni meteo. I tempi di reazione alla minaccia, dalla rilevazione al calcolo della traiettoria di intercettazione, sono compresi tra i 15 ed i 40 secondi. Tutte le stazioni del sistema di difesa sono sempre operative e presidiate dall’esercito israeliano. La polemica che ha contraddistinto lo sviluppo dell'Iron Dome è legata principalmente al suo costo proibitivo rispetto alle minacce nemiche intercettate. Ogni intercettore Tamir costa circa quarantamila dollari. Il tasso di intercettazione è pari all’85 per cento
Sistema antimissile a medio raggio David's Sling
Il David Sling Weapon System è stato sviluppato congiuntamente dalla israeliana Rafael e dal suo partner statunitense Raytheon. Il David’s Sling è il più moderno sistema integrato di difesa entrato in servizio in Israele. L’ultima versione è ritenuta in grado di intercettare anche i missili da crociera ed i droni. L’architettura Iron Dome e David's Sling, precedentemente nota come Short-Range Ballistic Missile Defense, utilizza lo stesso radar sviluppato da Elta Systems. La differenza sostanziale tra i due sistemi è la testata del missile. A differenza della testata esplosiva del Tamir dell’Iron Dome, il David's Sling è armato con il missile a due stadi Stunner della famiglia hit-to-kill, progettato cioè per distruggere le minacce con l’energia cinetica da impatto. L’Iron Dome ha un raggio d’azione tra i 4 ed i 75 chilometri. Il David's Sling può ingaggiare bersagli in entrata da un minimo di 40 ad un massimo di 300 chilometri.
Sistema antimissile a lungo raggio Arrow
L’Arrow Weapon System è progettato per rilevare, identificare, rintracciare, discriminare ed eliminare un obiettivo che viaggia rapidamente attraverso lo spazio. Il 19 gennaio del 2017, l'aviazione israeliana ha dichiarato la capacità operativa iniziale del nuovo sistema di intercettazione Arrow-3. Volando quasi il doppio dell’Arrow-2, la versione 3 del sistema cinetico, pesante la metà del precedente vettore, è progettata per identificare i missili balistici iraniani. L'Arrow 2 non era concepito per le intercettazioni esoatmosferiche. Rispetto al precedente sistema, l’Arrow-3 aumenta di quattro volte la capacità di distruggere le minacce avanzate. Può essere lanciato in anticipo dopo il rilevamento delle minacce ed impegnare obiettivi ad altitudini maggiori al di fuori dell'atmosfera terrestre rispetto ai sistemi precedenti. L’architettura Arrow Weapon System utilizza la griglia dei radar a scansione elettronica della famiglia Green Pine per individuare e tracciare le minacce. Boeing è direttamente coinvolta sul sistema Arrow 3.
Lo scudo di Israele interfacciato nella griglia di rilevamento degli Stati Uniti
L'Anti-ballistic Missile System di Israele è certamente integrato nella rete di allarme precoce statunitense. Le forze militari americane sono regolarmente schierate in Israele sia per le esercitazioni congiunte che per la cooperazione di routine con l'Idf. Da dieci anni l'esercito statunitense gestisce una struttura indipendente nel deserto del Negev. La base, gestita esclusivamente da personale americano, ospita il radar An/Tpy-2 Integrato con i sistemi di allerta precoce israeliani, è concepito per monitorare un possibile attacco missilistico proveniente dall'Iran. Gli Stati Uniti gestiscono anche una base permanente all’interno della Mashabim Air Base dell'Aeronautica israeliana, a ovest delle città di Dimona e Yerucham. Non si tratta di un semplice avamposto: la base ospita sistemi operativi di difesa per identificare ed intercettare minacce aeree ad ampio spettro integrati nella rete israeliana. La base statunitense è alle dipendenze di Eucom, il Comando Europeo degli Stati Uniti. Israele, infine, riceve le informazioni provenienti dalla costellazioni del Defense Support Program e Space Based Infrared System.
Il più grande accordo di assistenza militare estero mai siglato nella storia degli Stati Uniti
Nel settembre del 2016 Stati Uniti ed Israele siglarono un nuovo programma di assistenza militare decennale pari a 38 miliardi di dollari. Il precedente Memorandum Of Understanding era fissato a 3,1 miliardi di dollari l'anno. A partire dall’esercizio di bilancio 2019, gli Stati Uniti garantiscono finanziamenti per 3,8 miliardi di dollari l’anno. Il nuovo Memorandum Of Understanding scadrà nel 2028. Israele chiedeva aiuti militari con budget ritoccato a 4,5 miliardi di dollari l’anno. I 38 miliardi di dollari saranno cosi divisi: 33 miliardi in forniture militari ed i restanti cinque per la difesa missilistica (pari a 500 milioni di dollari l'anno). Fino all’esercizio di bilancio 2018, l’intero asset missilistico di difesa di Israele veniva finanziato separatamente dal Congresso su base annua per oltre 600 milioni di dollari. Nel nuovo programma di assistenza militare, Israele è obbligata a reinvestire le somme ottenute nell’industria americana. Cancellata, quindi, la possibilità, in vigore fino allo scorso anno fiscale, di investire parte delle somme ottenute dagli Usa nelle industrie israeliane. Il nuovo programma di assistenza militare non può essere rinegoziato per legge.
Enormous overkill
L'Anti-ballistic Missile System di Israele è uno dei più costosi al mondo. Gli intercettori, lanciati sempre in coppia per evitare malfunzionamenti, hanno dimostrato la loro efficacia, ma tali caratteristiche hanno un prezzo esorbitante, se paragonato alle minacce come i razzi Qassam. Il divario economico si fa ancora più evidente qualora un intercettore del costo di milioni di dollari, venisse lanciato contro un drone. Episodio già avvenuto e confermato dal Pentagono.
La strategia di logoramente nota come Enormous overkill, prevede l'adattamento della tecnologia civile a buon mercato e facilmente reperibile da scagliare contro i costosi sistemi di fascia alta progettati per la guerra convenzionale tra stati. Se venisse applicata su larga scala, la strategia Enormous overkill potrebbe portare un paese sull’orlo del dissesto finanziario.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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