Al Baghdadi riappare in video dopo 5 anni: "Battaglia di Baghouz è finita"

Nel nuovo video, intitolato In the Hospitality of the Emir of the Believers, al-Baghdadi è ripreso all'interno di casa mentre discute con alcuni suoi collaboratori

Al Baghdadi riappare in video dopo 5 anni: "Battaglia di Baghouz è finita"

Al-Furqan Media, ala mediatica dello Stato islamico, ha pubblicato su Telegram il primo video di Abu Bakr al-Baghdadi dal suo sermone nella Moschea al-Nuri di Mosul, proferito nel luglio del 2014. L'intera macchina mediatica dello Stato islamico è in piena attività, con sigle simpatizzanti di supporto molto attive sui social.

Le prime immagini di Abu Bakr al-Baghdadi

L’ultimo video di Abu Bakr al-Baghdadi risale a cinque anni fa, quando dalla Grande Moschea di Mosul, si autoproclamò califfo dello Stato islamico. Nel nuovo video di 18 minuti, intitolato In the Hospitality of the Emir of the Believers, un uomo, presumibilmente al-Baghdadi, è ripreso all'interno di una casa, durante un incontro operativo con i suoi comandanti (tutti a volto coperto). Nel testo ad apertura del video, si legge che l'incontro è stato registrato all'inizio di aprile. Impossibile confermare tale dato.

Da quello che si può intuire dai dialoghi, il materiale è stato girato di recente. Ciò è confermato dagli argomenti affrontati come, ad esempio, la battaglia di Baghouz, l'elezione di Benjamin Netanyahu e la guerra contro crociati ed infedeli in Libia, Afghanistan, Sri Lanka, Arabia Saudita,Mali e Burkina Faso. Al-Baghdadi celebra la morte dei comandanti morti a Baghouz citandoli per nome e cognome e si congratula (qualcuno potrebbe aver lavorato in fase di post produzione) per gli attacchi in Sri Lanka. Al-Baghdadi collega le stragi in Sri Lanka come "una vendetta per Baghouz".

"La battaglia di Baghouz è finita, ma non dimenticheremo quanti hanno perso la vita. Il loro sacrificio non resterà impunito. Abbiamo già effettuato 92 operazioni in otto paesi come rappresaglia per Baghouz. Sarà una battaglia di logoramento molto lunga, ma la Jihad continuerà fino alla fine dei tempi". Baghdadi non fa alcun riferimento all'attacco terroristico di Christchurch, in Nuova Zelanda. La posa assunta dal califfo, con quell'AK a canna corta alla sua destra, infine, era la preferita di Osama Bin Laden.

Se il video venisse confermato, queste sarebbero le prime immagini del 48enne Baghdadi, dal luglio del 2014.

Macchina mediatica dello Stato islamico in fermento

Il video è stato pubblicato da Al-Furqan Media. Questa notte, l’ala mediatica dello Stato islamico ha annunciato l’imminente pubblicazione di un nuovo materiale. Per quest’ultimo, i jihadisti chiedevano massima condivisione sulle piattaforme social. Nelle ultime 72 ore, il canale Bank al-Ansar con la sua Media Invasion Brigade (lanciata all'inizio di aprile), ha intensificato la sua attività per la creazione di nuovi account Twitter e Facebook. La Media Invasion Brigade si riferisce alla jihad mediatica: sfruttare le diverse piattaforme social per amplificare i messaggi ufficiali del movimento. Bank al-Ansar consente agli utenti di ignorare la registrazione richiesta per aprire nuovi account, garantendo un ventaglio di profili pronto uso. Bank al-Ansar, quindi, fornisce agli utenti account nuovi e relativi codici di accesso. In questo modo, i jihadisti aggirano le impostazioni di sicurezza delle piattaforme social, “saltando” da un account all’altro ed alimentando la diffusione dei contenuti a vantaggio di una persistenza temporale e profondità strategica digitale. Annunciando la diffusione di un video, lo Stato islamico ha sfidato nuovamente i protocolli di sicurezza delle piattaforme social e video sharing, facendo leva sulla “stupidità dei crociati”.

Cosa accadrà nelle prossime ore

L'intera macchina mediatica dello Stato islamico è in fermento con sigle simpatizzanti molto euforiche, complice il lavoro svolto negli ultimi giorni da Bank al-Ansar.

Il video di Abu Bakr al-Baghdadi si sta diffondendo velocemente su diverse piattaforme social, grazie anche ai ridotti tempi di upload. Nelle prossime ore, probabilmente, assisteremo ad un aumento delle attività delle sigle pro-Is. I Media Operative sparsi per il globo, infine, intensificheranno la produzioni di minacce e vignette.

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