Lo stupore del vicino dell'imam

La banalità del male a volte è nascosta sul pianerottolo

Lo stupore del vicino dell'imam

La banalità del male a volte è nascosta sul pianerottolo, di fianco alla tua parte. E non sai nemmeno tu se il male sa nascondersi bene o se è l'indifferenza a creare mostri. Di certo Nordine el Hagi, il vicino di casa di Abdelbaki El Satty, imam di Ripoll, sospettato di aver radicalizzato i componenti della cellula terroristica jihadista che ha colpito Barcellona e Cambrils, di quello strano coinquilino non aveva capito niente. «Non ho mai pensato che potesse fare una cosa così, una cosa del genere, mai. Era una persona come tante. Una persona direi comune. Non ho mai osservato comportamenti strani o sospetti.

L'ho visto l'ultima volta la mattina del mercoledì, verso le sette e mezzo. Abitavamo nella stessa casa, ma avevamo orari e vite separate. Qui tutti fanno la propria vita». Mai visto, mai sospettato qualcosa, mai immaginato niente. Niente è peggio del niente.

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