La condanna inflitta ad Harvey Weinstein è pesante: 23 anni di carcere. Le fattispecie dei reati per cui il produttore cinematografico è stato ritenuto colpevole dalla giustizia statunitense sono almeno due: quella che riguarda lo stupro e quella inerente alla aggressione sessuale.
La sentenza è stata emessa a Manatthan, dove si è svolta questa prima fase processuale. Per quanto Harvey Weinstein abbia ottenuto, tramite la difesa, di non essere considerato uno "stupratore seriale", la pena disposta a New York è di sicur rimarcabile. Il caso, come ricorderete, ha dato vita anche alla creazione del movimento #metoo, che ha occupato le cronache della stampa nazionale ed internazionale per più di qualche settimana. I legali di Harvey Weinstein, con ogni probabilità, ricorreranno in appello, ma oggi è il giorno della pubblicazione e della diffusione della sentenza. Vedremo se l'età e le dichiarate condizioni di salute precarie, della persona giudicata giocheranno o no un ruolo sulla destinazione cui Weinstein verrà indirizzato. Il condannato ha quasi settant'anni. Ma intanto il primo passaggio giudiziario è stato completato.
Stando a quanto riportato dall'agenzia Lapresse, peraltro, Harvey Weinstein deve rispondere di due episodi. Entrambi gli accadimenti presi in esame dagli organi giudicanti riguardano appunto reati a sfondo sessuale. Il primo, quello avvenuto nel corso del 2013, è relativo ad uno stupro che Harvey Weinstein, per la giustizia americana, ha commesso ai danni di una donna newyorchese. Il secondo, invece, interessa una coercizione operata dallo stesso imputato e tesa a far sì che sempre una donna praticasse del sesso orale all'ex mogul. La dichiarazione di colpevolezza della fine di febbraio ha fatto da preambolo alla novità odierna.
Vale la pena sottolineare come le accuse per cui Weinstein era stato costretto a difendersi all'interno di un processo fossero, dal punto di vista dei numeri, molte di più. Poi c'è un'altra specificazione: i ventitré anni di prigionia non corrispondono all'ipotesi peggiore tra quelle che erano state ventilate. La fonte sopracitata, del resto, ricorda come fosse possibile che a Weinstein venissero inflitti ben 29 anni di carcere.
Ma è andata in maniera parzialmente diversa rispetto a quella che sarebbe stato il massimo della pena. Tra le eccezioni sollevate dagli avvocati del produttore cinematografico, inoltre, può essere sottolineato appunto lo stato di salute dell'imputato.
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