"Se non voleva essere penetrata, perché non ha provato ad abbassare il sedere o a chiudere le gambe tenendo unite le ginocchia?". Una frase assurda, soprattutto se esce dalla bocca del giudice che sta decidendo sulla violenza sessuale subita da una ragazza. Robin Camp è il magistrato della Corte Federale del Canada che così si è rivolto ad una 19enne vittima di uno stupro.
L'uomo finito al centro dell'inchiesta era stato assolto da Camp proprio con quella motivazione: lo stupro non c'era stato perché la donna avrebbe potuto chiudere le gambe. Insomma, secondo Camp la ragazza era consenziente. Altrimenti quelle gambe non le avrebbe aperte. La giovane è poi ricorsa in appello e la vicenda giudiziara ha seguito il suo corso. Sul giudice Camp - come riporta CBC News - è calato lo sdegno di alcuni giursti che hanno presentato un esposto.
La Corte Federale, a quel punto, ha dato vita ad una inchiesta interna e ha sospeso per il momento Camp dai giudizi su casi di stupro.Intanto Robin Camp ha iniziato a frequentare dei corsi sull'educazione sulla sensibilità di genere.
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