E con la fine del 2016 la Svizzera ha salutato anche il segreto bancario. Il paese elvetico che gestisce il 25% del patrimonio straniero depositato nelle sue 266 banche, con il nuovo anno dà inizio a un cambiamento rivoluzionario. Infatti il ''sacro'' segreto bancario svizzero, che per decenni è stato la fortuna economica della nazione alpina, ecco che con il nuovo anno sparisce poiché è entrato in vigore il nuovo accordo sulla fiscalità del risparmio tra Svizzera e Unione Europea.
Il tramonto del segreto bancario
Un trattato che introduce lo scambio automatico d’ informazioni fiscali sulla base degli standard internazionali elaborati dall’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico).
La Svizzera, a seguito delle numerose pressioni da parte di UE, OCSE e Usa e per la minaccia di pesanti sanzioni, a maggio 2016 ha accettato il nuovo accordo, che nei fatti significa che a partire dal primo gennaio le banche elvetiche hanno iniziato a raccogliere i dati sui clienti con domicilio fiscale all'estero e li trasmetteranno all'Amministrazione federale delle contribuzioni che nel 2018, li inoltrerà alle autorità fiscali dei Paesi membri dell'unione Europea e a quelle di altri 28 stati firmatari dell'accordo.
Il sito di news Swissinfo.
Ch ha fatto sapere inoltre che dal 2018 il lo scambio d’ informazioni avverrà in questo modo: ''sarà automatico e concernerà nome, indirizzo, data di nascita e codice fiscale dei contribuenti, come pure importi di interessi, dividendi, redditi derivanti da contratti assicurativi o dalla vendita di attivi finanziari e saldi di conti bancari''.
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