La polizia ha esitato a fermarla: non riuscivano a credere che il writer che aveva "imbrattato" il muro delle Banca Nazionale svizzera fosse l'86enne Louise Schneider.
E invece era stata proprio l'ottuagenaria attivista, poco prima delle 8 di martedì mattina, a usare la vernice spray per scrivere “i soldi per le armi uccidono” sul muro della Banca Nazionale svizzera a Berna.
Si tratta dello slogan del GSoA, Gruppo per una Svizzera senza esercito, un collettivo pacifista svizzero promotore di una campagna contro le aziende che vendono armi. Il gruppo, di cui la signora fa parte, ritiene che “i soldi non dovrebbero in nessun caso essere destinati alla produzione di armi”, perché “ogni male torna sempre indietro”.
Dopo un iniziale momento di incertezza, la donna è stata fermata da degli increduli agenti di polizia, che però l’hanno rilasciata poco dopo. “Ho sempre lottato contro la guerra e la povertà - ha spiegato Louise Schneider a Globalist - Ma finché ci saranno le armi da fuoco, non cambierà nulla”.
L’azione dell'anziana attivista, spiega Il Fatto Quotidiano, coincide con il lancio, da parte della GSoA, di una raccolta firme per
vietare l’esportazione di armi e gli investimenti nel settore bellico da parte della Banca Nazionale e della Cassa pensioni. Se riusciranno a raccogliere 100mila firme, la Svizzera farà un referendum in merito.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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