Voleva raggiungere la cima del Monte Bianco, ma ieri è stato fermato dalle autorità francesi poco prima delle nove del mattino. L'alpinista russo che tentava l'ascesa, infatti, non era da solo. Con lui c'era il figlio di 10 anni che, secondo i piani dell'uomo, avrebbe dovuto accompagnarlo fino sul tetto d'Europa.
Padre e figlio erano stati notati da un controllore del trenino che porta al Nido dell'Aquilo, località a 2.300 metri d'altezza, da cui si può iniziare la salita al Monte Bianco. Una volta raggiunto l'uomo, le autoritò francesi sono riusciti a dissuaderlo dal proseguire la scalata, sottolineando il pericolo che correva il bambino. Così, l'alpinista 40enne ha deciso di fermarsi e rientrare insieme al figlio, come riporta il Corriere della Sera. L'uomo, inoltre, non aveva il giusto equipaggiamento.
Il sindaco di Saint-Gervais-les-Bains, nella Francia orientale, Jean-Marc Peillex, che ha condiviso la foto dell'alpinista sotto la neve, ha commentato:"Non si può impedire ad un padre di portare con sé il figlio. Ma a certe altitudini vale lo stesso il principio che non si può mettere in pericolo la vita degli altri".
Non è la prima volta che l'uomo sfida il Monte Bianco senza tener conto dei rischi: di recente, un membro del Royal Commando dell’esercito britannico aveva tentato la scalata, salendo con un dispositivo di allenamento, compreso di pesi.
Poi, stremato, lo aveva abbandonato. Per i bambini, poi, il malessere legato all'altezza e alla mancanza di ossigeno è ancora più accentuato e i rischi per i minori sono maggiori, rispetto a quelli incorsi da un adulto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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